
È successo nel barese, a Noci.
Come fa sapere ‘L’Edicola del Sud’, che riporta la notizia, i 4 giovani sono tutti studenti iscritti in una scuola media. A incastrare i ragazzi intenti negli atti vandalici sono state le telecamere di sicurezza, che hanno ripreso tutto alla loro insaputa.
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Ragazzi vandalizzano e dissacrano la chiesa sotto l’occhio della telecamera
Erano usciti prima da scuola a causa di un’assemblea sindacale che coinvolgeva i docenti. I 4 ragazzi hanno quindi pensato bene di passare il resto della mattinata all’interno della chiesa del Carmine. E qui si sono dati alla pazza gioia, rendendosi protagonisti di atti vandalici e dissacranti di vario tipo.Se però pensavano di passarla liscia, così non è stato. Le telecamere di videosorveglianza hanno infatti ripreso tutto. A tradurre le immagini in parole è stato Gregorio Gabriele, priore della Confraternita della Madonna Addolorata, che avrebbe scritto un post dal profilo Facebook del fratello: “Si sono divertiti a divelgere le porticine dei tabernacoli, bestemmiare pesantemente, salire e scendere dalla cantoria (mettendo a rischio la loro incolumità), ballare, denudarsi, cospargere il pavimento di gel igienizzante, manomettere l’organo (il più antico di Noci), gettare rifiuti in Chiesa e dar fuoco al lucernario (rischiando una catastrofe a causa della presenza in loco di stoffe infiammabili)”.
Il priore: “Se da minorenni sono capaci di ciò, da maggiorenni cosa potranno combinare?”
Il priore, custode e responsabile della chiesa del Carmine, avrebbe sottolineato che la sua intenzione non è quella di voler “puntare il dito verso i genitori probabilmente colpevoli di non averli educati”, ma è anche vero che “i fatti parlano chiaro”.Non si tratta di una questione di fede: “Indipendentemente dall’essere credenti o atei, ogni luogo, soprattutto se antico o sacro, è degno di rispetto”, aggiunge il priore, che ha poi annunciato che si sarebbe recato presso l’istituto frequentato dai ragazzi. Il suo scopo era quello di parlare con la preside e, se possibile, di incontrarli. “Voglio capire cosa li ha spinti ad assumere questo comportamento discutibile e spericolato”. Anche perché: “Se da minorenni sono capaci di ciò, da maggiorenni cosa potranno combinare?”, si è chiesto amaramente il priore, che auspica che l’episodio rimanga un fatto isolato e che sta valutando se procedere con una denuncia, visti i danni ingenti alla chiesa.