Matteo Bortone
Autore
Progetto ragazzi on the road
Fonte: Prima Bergamo

A Bergamo, le sanzioni scolastiche si evolvono in un’ottica costruttiva, offrendo agli studenti sospesi o destinatari di provvedimenti disciplinari la possibilità di convertirli in esperienze di cittadinanza attiva

L'iniziativa, promossa dall'associazione Ragazzi On the Road e avviata in via sperimentale dall'istituto Guido Galli, trasforma le misure punitive in un impegno concreto, al fianco di chi lavora ogni giorno in prima linea: dalla Polizia locale ai servizi di emergenza, promuovendo una partecipazione concreta e non solo simbolica.

Indice

  1.  Il progetto
  2. Si parte da Bergamo
  3. Quando diventerà nazionale?

Il progetto

Il progetto, che consiste in un percorso educativo incentrato sull’esperienza diretta degli studenti, ha ottenuto il riconoscimento formale dei Ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture e Trasporti, che peraltro ne hanno permesso l’estensione a livello nazionale.

Gli studenti affiancheranno le pattuglie, osserveranno gli interventi in emergenza e parteciperanno alle attività dei servizi sanitari e della protezione civile.

L’obiettivo è di "creare consapevolezza nei giovani. Non una punizione, ma un ingresso nella realtà, dove la strada diventa una via di responsabilità e crescita".

Il cuore dell'iniziativa risiede nel principio "ragazzi che educano ragazzi nei panni delle divise", dando un senso civico che si costruisce a scuola, ma diventa esperienza sulla strada

Come ha affermato il presidente di Ragazzi On the Road, Egidio Provenzi: “La scuola è oggi il primo luogo dove costruire senso civico, ma è sulla strada che questo senso civico diventa esperienza”.

Si parte da Bergamo

Il primo test prende il via proprio a Bergamo, un luogo significativo in quanto è la provincia in cui Ragazzi On the Road nacque 18 anni fa.

La scuola capofila è l’Istituto di Istruzione Superiore Guido Galli, intitolato al magistrato ucciso nel 1980.

A coordinare i percorsi, il dirigente scolastico della scuola, Brizio Luigi Campanelli, coinvolgendo appositamente gli studenti sospesi o destinatari di provvedimenti disciplinari, per offrire loro questa possibilità concreta. 

Fondamentale, poi, è la supervisione di figure educative e psicologiche formate, come lo psicologo Lorenzo Brollo, responsabile dell’équipe di Ragazzi On the Road.

L'iniziativa si allinea perfettamente con quanto previsto dal DPR n. 134/2025 - promosso dal Ministero dell'Istruzione e del Merito - che stabilisce che gli studenti con una sospensione tra i tre e i quindici giorni debbano essere coinvolti in attività di cittadinanza attiva presso strutture esterne convenzionate, come enti del Terzo settore e associazioni di volontariato.

Quando diventerà nazionale?

Il progetto, come detto, ha ottenuto il riconoscimento da parte dei Ministeri che ne hanno autorizzato l’estensione su scala nazionale.

Il meccanismo per l'estensione entrerà a regime quando il Ministero dell’Istruzione e del Merito emanerà le Linee guida e gli Uffici scolastici regionali pubblicheranno gli avvisi per trovare le strutture ospitanti idonee.

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