
Da semplice studente a volontario. Un percorso che nasce tra i banchi di scuola ma che per sempre più giovani è una vera e propria opportunità di crescita e di espressione di se stessi. Perché la solidarietà é, sì, far del bene agli altri, ma allo stesso tempo anche ricevere dalle persone con cui si condivide questa avventura.
Questa è la storia di Alessandro, ex studente e oggi volontario che nel tempo, da quando era solo un liceale, ha maturato la convinzione che la sua strada fosse aiutare il prossimo in maniera concreta.
Come per lui, per tantissimi altri ragazzi il progetto scolastico dell’Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma (AIL) per la sensibilizzazione nelle scuole sulla donazione di sangue e midollo è stato un punto di svolta.
E continuerà ad esserlo con la campagna “Ogni dono è un nodo” che, partita nell’ottobre 2024, raggiungerà 11 scuole in altrettante città italiane e mira a coinvolgere circa 3mila studenti durante l’anno scolastico.Costruire il futuro con il volontariato: Alessandro e la sua storia con AIL
“Ho sempre avuto la tendenza, quasi il bisogno di voler far stare bene gli altri” si racconta così Alessandro, che diventando un volontario AIL ha avuto la possibilità di fare qualcosa di grande e di aiutare le persone bisognose di aiuto e i loro familiari a costruirsi un nuovo futuro.
In particolare, è stato l’incontro con Agnese, una volontaria dell’Associazione, a permettergli di comprendere appieno il significato delle parole “dono” e “altruismo”. Così racconta Alessandro: “La prima volta che ho partecipato ad una campagna AIL, sono capitato per caso a vendere le Stelle e le Uova nella stessa piazza. Poi ho continuato a scegliere quel posto perché, pur essendo più lontano da casa, passare una giornata con lei mi trasmetteva un senso di positività e ottimismo unico.”
Essere volontario AIL: anche il tempo è un dono
Ma cosa fanno, esattamente, Alessandro e gli altri 15 mila volontari in tutta Italia che scelgono di donare il loro tempo per contribuire a sostenere la ricerca e l’assistenza ai pazienti ematologici di tutta Italia?
Le attività sono diverse. Ad esempio, un volontario AIL è presente nelle piazze italiane in occasione delle campagne di sensibilizzazione e di raccolta fondi Stelle di Natale e Uova di Pasqua, permettendo così di raccogliere importanti fondi a supporto delle attività di ricerca ed assistenza. Inoltre, opera nelle Case Alloggio, strutture in prossimità dei centri ematologici che ospitano pazienti onco-ematologici e loro familiari, accogliendo e supportando psicologicamente il malato e aiutandolo ad orientarsi.
Non solo. Un volontario prende parte alle Cure domiciliari, supportando a livello emotivo i pazienti e le loro famiglie, svolge servizi socio assistenziali a favore dei malati che vivono soli o che si trovano in difficoltà e non sono in grado di svolgere ogni giorno anche i compiti più semplici, e infine opera nei reparti di Ematologia, dove è un punto di riferimento per le necessità delle persone ricoverate.
Un progetto scolastico che porta la solidarietà tra i banchi: “Ogni dono è un nodo”
L’avventura di Alessandro inizia quando era al liceo: “Ho preso parte al progetto di sensibilizzazione di AIL nelle scuole e sono diventato un peer: ho riportato quindi ai ragazzi della mia classe tutto quello che avevo imparato e il senso di pienezza e benessere che ho provato durante questa esperienza”.
Ma offrire alle nuove generazioni iniziative concrete che facciano conoscere e vivere l'esperienza del dono non è l’unico obiettivo dell’iniziativa, che è stata pensata anche per sviluppare le life skills dei ragazzi, come spiega Alessandro: “Il progetto mi ha insegnato a valorizzare ed esprimere le mie emozioni, cosa che prima evitavo per paura di essere giudicato. Ho capito che la fragilità può essere una forza e non un limite”.
Avvicinare i giovani, come è successo ad Alessandro, al volontariato è fondamentale per dare una risposta concreta alle necessità di molte persone in difficoltà, per costruire una rete di giovani consapevoli di quanto le loro peculiarità, le loro unicità, possano diventare un motore di miglioramento per la comunità che li circonda.
Per questo AIL ha strutturato il progetto “Ogni dono è un nodo”, dedicato all'educazione alla salute e alla cultura del volontariato e rivolto ai ragazzi degli ultimi due anni delle superiori. I ragazzi avranno modo di conoscersi meglio e potenziare le proprie abilità di vita e saranno protagonisti delle attività grazie al metodo della peer education.