
Un nuovo caso di violenza a scuola è accaduto negli scorsi giorni in un istituto di Torino, dove un professore è stato aggredito da due studenti. Sul posto è intervenuta la Polizia, che ha denunciato i ragazzi.
Per il docente, invece, è stato necessario il trasferimento in ambulanza all'ospedale, per accertamenti. Le sue condizioni fisiche, per fortuna, non destano preoccupazione.Resta però alla cronache l’ennesimo caso che continua a sollevare interrogativi importanti sulla sicurezza nelle scuole e sulle misure da adottare per tutelare docenti e studenti.
Indice
La dinamica dell'aggressione: non è la prima volta
I testimoni raccontano che l'insegnante sarebbe stato colpito con uno schiaffo da un alunno, proprio durante un’interrogazione. Dinamica, questa, confermata anche da alcuni colleghi della vittima.
Fonti investigative fanno sapere che il ragazzo non avrebbe agito da solo, ma insieme a un compagno.
Inoltre i colleghi hanno ricordato che lo stesso insegnante era già stato aggredito a fine aprile da un altro studente, un minorenne, che era stato successivamente sospeso.
Quasi in contemporanea, un altro alunno, sempre dello stesso istituto, avrebbe provocato una fiammata al primo piano dell’istituto utilizzando una bomboletta di deodorante spray e un accendino. Fortunatamente, in questo secondo caso, non ci sono stati feriti.
Rappresentante RSU: "Situazione insostenibile"
Nonostante le condizioni fisiche dell'uomo non siano gravi, lo shock per la vicenda è importante. E non è il solo a sentirsi così, in tutto il corpo docenti cresce il malcontento.
Roberto Cermignani, docente e rappresentante RSU per lo Snals, come riporta ‘Fanpage’, ha dichiarato: "Dopo i fatti di cronaca accaduti a scuola per l'ennesima volta, gli insegnanti e i lavoratori mi chiedono di organizzare uno sciopero con presidio davanti alla Prefettura, perché la situazione è diventata insostenibile".
Cermignani ha anche puntato il dito contro le risposte istituzionali, che a suo dire sono inefficaci: "Le misure annunciate dal ministro Valditara risultano morbide e, soprattutto, non vengono applicate. Serve un intervento immediato e deciso: non possiamo più lavorare in queste condizioni".