
Si invertono i ruoli tra docenti e studenti di una delle classi quinte di un istituto superiore di Modena, dove i ragazzi hanno teso una “trappola” ai loro prof. Li hanno invitati a cena per festeggiare la fine dell’anno scolastico e li hanno accolti con una sorpresa inaspettata.
Gli studenti si sono presentati alla cena di fine anno con una pila di verifiche, che hanno consegnato a ciascuno dei docenti presenti, affinché fossero loro stessi a svolgere. Le domande hanno colto impreparati quasi tutti i professori.
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La cena di classe
Chi non ha sognato di ribaltare le carte in tavola con i propri professori, per metterli in difficoltà con verifiche e interrogazioni? Per gli studenti di un quinto superiore di una scuola di Modena questo sogno è diventato realtà durante la cena di fine anno. I ragazzi, che fra poco affronteranno la Maturità, hanno approfittato di una serata in pizzeria per sottoporre ai prof una complicatissima verifica a sorpresa, che ha messo in difficoltà la maggior parte dei docenti.
La verifica
I professori sono rimasti molto sorpresi quando, finita la cena, uno studente ha tirato fuori dalla sua borsa una pila di fogli che riportavano la scritta: “Verifica delle competenze dei professori 5C Sezione Servizi Informativi aziendali”. Una volta distribuite le verifiche, gli insegnanti sono stati esortati a leggere e a rispondere alle domande.
In apertura del compito, proprio sul primo foglio, era riportata una simpatica avvertenza: “Vi preghiamo gentilmente di ammetterci egualmente tutti all’esame senza portare rancore. Speriamo che di questi anni vi rimanga un piccolo ricordo”. I quesiti del compito, sia a risposta multipla che a risposta aperta, hanno messo parecchio in difficoltà i docenti.
Le domande di cultura generale
A restare impresso nella mente dei prof non sarà solo il ricordo di questa originale iniziativa, ma anche i risultati delle verifiche, che hanno davvero colto tutti impreparati. Dopo le avvertenze iniziali, tra cui la raccomandazione di non usare il cellulare, i docenti hanno iniziato a svolgere il compito a partire dalle domande di cultura generale, che consistevano per lo più in quesiti di logica: “Qual è la cosa che nasce grande e muore piccola”, oppure “Vado avanti, vado indietro, corro e mi fermo, ma non cambio mai di posto. Chi sono?”. E ancora “Se Beth ha la stessa età che avrà Bill quando Trish avrà la stessa età che ora ha Beth chi è il più grande?”.
Le domande sugli alunni
La seconda parte della verifica era, invece, incentrata sulle domande relative agli alunni e alla classe: “Chi ha fatto più assenze?”; “Chi è il più permaloso della classe?”. E ancora: “Chi ha rimandato più interrogazioni?”; “Chi non consegna mai il telefono?”; “Chi ha fatto più ritardi quest’anno?”; “Qual è la coppia che chiacchiera di più?”; “Chi è stato beccato più volte a copiare durante le verifiche?”; “Chi dorme sempre in classe?”; e così via.
L’ultima domanda aperta, quella più importante, si è rivelata la più impegnativa, ma anche la più emozionante e stimolante: “Qual è il ricordo più bello della classe 5C Sia?”
Le correzioni
Le valutazioni hanno lasciato scontenti quasi tutti i professori, che aspiravano e confidavano in una piena sufficienza e che, invece, si sono dovuti accontentare anche di un misero 2,5. Poco male perché, in questo caso, il voto conta poco.
L’importante è che la simpatia e l’originalità della serata sono riuscite a instaurare un’atmosfera di divertimento e convivialità, avvicinando docenti e professori, rendendo gli ultimi giorni prima degli esami ancora più indimenticabili.
Chiara Galgano