2' di lettura 2' di lettura
tenta suicidio buttandosi dalla finestra, la compagna la salva

Voleva mettere fine alla sua sofferenza. Una ragazza vittima di presunti atti di bullismo, studentessa di un istituto superiore in provincia di Massa Carrara, ha così tentato il suicidio lanciandosi dalla finestra del terzo piano.

Ma con lucidità e rapidità una compagna ha sventato quella che poteva diventare una tragedia tra i banchi di scuola. Un atto di coraggio che ha trasformato un momento di paura in un sospiro di sollievo. 

Indice

  1. Un gesto disperato: i compagni la salvano
  2. La solidarietà di studenti e professori
  3. Indagini in corso e supporto psicologico

Un gesto disperato: i compagni la salvano

L’alunna minorenne, probabilmente in preda alla disperazione, mentre si stava arrampicando sul davanzale di una finestra del terzo piano per buttarsi giù, è stata vista da alcuni compagni che sono intervenuti. Prima fra tutti un'altra studentessa, che è riuscita a salvarla afferrandola per la maglia

Attimi critici però, perché nel momento in cui la ragazza è stata bloccata il suo corpo era già molto sbilanciato verso il vuoto, oltre il davanzale, e solo per una questione di decimi di secondo i suoi compagni sarebbero riusciti a fermarla in tempo.

La solidarietà di studenti e professori

Una volta bloccato il gesto estremo della ragazza, gli studenti hanno subito chiesto aiuto per attirare l'attenzione degli altri compagni e dei professori, in modo da riuscire a riportare il corpo della ragazza dentro l'edificio.

Un docente è intervenuto prontamente, aiutando a mettere la giovane in sicurezza. Successivamente sul posto è arrivata un'ambulanza per accertarsi delle condizioni dell'alunna che, fortunatamente, non avrebbe riportato alcun tipo di lesione: fisicamente sta bene.

Indagini in corso e supporto psicologico

La vicenda ha profondamente turbato la comunità scolastica, soprattutto i compagni di classe che adesso, con l'aiuto dei docenti e degli psicologi dell'istituto, saranno per un periodo di tempo supportati e ascoltati. Le autorità competenti invece, in particolare il tribunale dei minori, si occuperanno ora della questione.

I Carabinieri intanto, stanno indagando sulla dinamica e le cause del gesto, con l'ipotesi del bullismo come pista principale per presunte e ripetute prese in giro da parte di altri ragazzi. Non si escludono, però, altre possibili motivazioni.