
E’ successo all’Istituto per geometri “Michelangelo Buonarroti” di Caserta. Uno studente si è recato a scuola con una maglietta con la faccia di Berlusconi stampata e l’insegnante prima di iniziare la lezione lo ha invitato a togliersela per indossarla al contrario. Successivamente lo avrebbe insultato pesantemente istigandolo al suicidio per la sua simpatia politica apertamente manifestata verso Berlusconi attraverso il look del giorno. I genitori dello studente hanno denunciato il fatto al Comando dei Carabinieri di Caserta, anche perché il ragazzo avrebbe subito un trauma talmente grave da non voler più tornare in quella scuola.
INTERVENTO DELLA PROF - La professoressa, dopo aver notato con sbigottimento il look del giovane, avrebbe invitato lo studente a fare lo “spogliarello” nel corridoio. Poi, secondo quanto riportato nella denuncia ai Carabinieri, alla fine dell’ora, avrebbe anche telefonato alla mamma del ragazzo per rimproverarla.
PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE PER L’INSEGNANTE - Per il suo comportamento, all’insegnante è stato comminato dal dirigente scolastico, Antonia Di Pippo, un provvedimento disciplinare, con l’apertura della relativa procedura che prevede audizioni di testimoni e indagini, che dovrà concludersi entro il 10 giugno prossimo.
MORALE DELLA FAVOLA - L’episodio ha certamente dell’incredibile perché a parte l’umiliazione, il trauma, la denuncia, e le simpatie politiche, si sa che il mondo è bello perché è vario. Una regola, questa, contemplata soprattutto dalla moda: infatti c’è infatti chi indossa la t-shirt con stampato il cantante o l’attore preferito, c’è chi propende per maglioni con scritte fluorescenti, e chi opta per un look che riveli apertamente il proprio credo politico. Al di là della polemica Il Giornale è fondamentale e necessario il rispetto reciproco, e in una scuola, questo dovrebbe essere il primo insegnamento. Senza contare che ogni studente, inoltre, andrebbe giudicato esclusivamente per l’impegno profuso nello studio e non per le sue idee o il suo abbigliamento.
Margherita Paolini