
I voti presi a scuola non decretano chi saremo un domani: forse questo è un concetto che i ragazzi non hanno ancora ben chiaro, ma sono tante anche le storie di resilienza e rivalsa che testimoniano il contrario.
Proprio come quella di Sofia, 22 anni, di Assago (vicino Milano). Per lei una bocciatura in prima media, poi due in prima superiore. Un percorso accidentato, fatto di assenze, insicurezze e ambienti scolastici poco accoglienti.
Ma oggi ha in mano un diploma con 95. Un risultato che solo pochi anni fa sembrava impossibile.
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“Non mi trovavo bene, né coi docenti né coi compagni”
"I miei problemi con la scuola sono cominciati in prima media", racconta al 'Corriere della Sera'. "Ero una ragazzina come tanti altri, ma non mi trovavo bene, né coi docenti, né tanto meno con i compagni di classe". Dopo la prima bocciatura, però, Sofia torna a scuola, prende la licenza media, e si iscrive in un liceo linguistico spinta dall’amore per le lingue. Ma lì arriva la seconda bocciatura.
L’inferno di non riconoscersi in nessun banco
Sofia cambia ancora una volta scuola e sceglie un corso triennale di grafica, che però non porta al diploma. "Le materie non facevano per me e il ritrovarmi in un ambiente scolastico completamente diverso dai precedenti mi spaventava. Ero molto abbattuta, rifiutavo tutto e tutti. Ma allo stesso tempo non volevo mollare".
Nel 2020 arriva la DAD, ma anche la terza bocciatura. Sofia ha 17 anni, è fuori dall’obbligo scolastico. Tutti, tranne i genitori, le dicono di smettere. Ma lei non ci sta pensando proprio di abbandonare gli studi, nonostante le difficoltà.
Un nuovo inizio
È su Internet che trova, a chilometri da casa, la scuola che fa per lei. Lì viene accolta nonostante l’età e nonostante i trascorsi. "Era il 2021, ho cominciato questa avventura con mascherine e banchi distanziati. Mi alzavo alle 5.30 perché avevo tre cambi di mezzi", ma la sua voglia di studiare e portare a termine quel percorso è stata più forte di qualsiasi altro ostacolo.
Sofia ritrova l’inglese, scopre il francese, e soprattutto riconquista se stessa. "I miei voti sono stati per 5 anni sempre superiori all'8 di media". Ora sogna di fare la professoressa: "Voglio diventare insegnante ed essere la professoressa che io nei primi anni non ho mai avuto".
Adesso la aspetta un’altra sfida: il test per entrare a Lettere Moderne alla "Statale" di Milano.