2' di lettura 2' di lettura
stop a maschile e femminile

Il liceo classico Cavour di Torino dimostra di essere all’avanguardia riguardo il tema della questione di genere. Infatti, sta facendo molto discutere la scelta dell’istituto di schierarsi a favore del concetto di “fluido”, scegliendo l’asterisco al posto di sostantivi maschili o femminili.

Non più "studente" o "studentessa" quindi, ma "student*", non più "ragazzo" o "ragazza", ma "ragazz*". La scuola aderisce infatti a "Noi siamo pari", progetto del MI per lavorare sui temi dell'inclusione di genere. La decisione era stata presa a maggio dal Consiglio d'Istituto, su proposta di un docente, e adesso è diventata una realtà consolidata.

La sensibilità degli studenti verso le discriminazioni

La Generazione Z dimostra ancora una volta particolare attenzione a temi delicati, per molto tempo sottovalutati; come afferma il preside Vincenzo Salcone, le cui parole sono state riportate da TgCom24: "C'è una grande sensibilità verso questi temi e la risposta è stata estremamente positiva. Abbiamo formalizzato all'interno di un regolamento quello che loro vivono nella quotidianità. La nostra Costituzione vieta le discriminazioni, incluse quelle sul sesso. Non abbiamo fatto niente di rivoluzionario, se non dare attuazione al trattato costituzionale nelle nostre normative interne".

Augusta Montaruli (FDI): “Scuola non dovrebbe cedere a provvedimenti ideologici”

Il tema del “Gender Fluid” non gode tuttavia di buona considerazione, specie nella politica nostrana; infatti la decisione dell’istituto non è piaciuta alla parlamentare torinese di Fratelli d'Italia Augusta Montaruli: “Esiste un modo per non discriminare che non storpia l'italiano. In questo la scuola dovrebbe dare l'esempio, non cedere a provvedimenti ideologici che, peraltro, anziché difendere l'identità di ognuno l'annientano", questo lo sfogo della parlamentare riportato da TgCom24. La deputata ha inoltre annunciato l'intenzione di scrivere al ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, per un "approfondimento" sulla decisione del liceo Cavour.