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Senza Zaino: l’associazione che mira a innovare il modo di fare lezione
Le scuole che aderiscono al progetto Senza Zaino crescono anno dopo anno, e portano avanti l’ambizione di offrire un percorso educativo che sia all’altezza delle grandi sfide dell’umanità e della domanda di accompagnamento nella crescita delle bambine e dei bambini.Per questo compito e per le sfide future è forte la consapevolezza dell’importanza di rendere concreti nella comunità educante i tre valori guida dell’associazione: la responsabilità, l’ospitalità e la comunità.
Il valore della Responsabilità richiama la libera adesione dell’allievo, nella convinzione che la crescita armonica e un’adeguata maturazione abbiano luogo nella misura in cui la persona è in grado di cogliere il significato di ciò che è proposto e per cui sono mobilitate le sue risorse interiori (cognitive, emotive, affettive) ed è richiesta la sua motivazione.
Il valore dell’Ospitalità si riferisce prima di tutto all’organizzazione degli ambienti, pensati e realizzati in modo che risultino accoglienti, ordinati, gradevoli, ricchi di materiali, curati anche esteticamente: a partire dalle aule fino a comprendere l’intero edificio scolastico (i diversi laboratori, le aule dedicate, la biblioteca, la palestra, i corridoi, ecc.) e gli spazi esterni (il cortile ed, eventualmente, lo spazio-orto).
Il concetto di Comunità si fonda sull’evidenza che l’apprendimento è un fenomeno sociale e avviene dentro relazioni significative. La cura della qualità di queste relazioni aiuta i comportamenti prosociali e collaborativi, che alimentano la condivisione e la negoziazione di significati.
“Scuole Senza Zaino per una scuola comunità”: le parole di Iselda Barghini
In un’intervista a Orizzonte Scuola, Iselda Barghini componente del gruppo fondatore del Movimento 'Senza Zaino' e responsabile della direzione tecnica e della comunicazione della Rete nazionale 'Scuole Senza Zaino per una scuola comunità', ha detto: “Sono scuole dove si attua il Modello educativo fondato sui valori dell’ospitalità, della responsabilità e della comunità trasformati in azioni che riguardano i docenti, i bambini-ragazzi, i genitori. Nelle scuole Senza Zaino la riorganizzazione dell’ambiente fisico delle aule e della scuole concorre, insieme alla riorganizzazione delle metodologie didattiche, alla realizzazione di un modello innovativo centrato sul rispetto dei bambini, sul loro protagonismo, sulla ricerca e l’attuazione di pratiche di nonviolenza attiva fin dai primi anni della scuola dell’infanzia”.E ha poi aggiunto: “L’ambiente formativo è inteso come comunità e sistema complesso fatto di una struttura materiale, l’hardware (spazi, arredi, strumenti didattici, tecnologie) e di una struttura immateriale, il software (le relazioni, le competenze, i programmi, i valori, la valutazione, i metodi e le strategie). Dall’allineamento virtuoso di hardware e software scaturisce la qualità dell’azione didattica. L’Approccio Globale vede la persona nella sua interezza di corpo, mano e mente, ragione e emozione, inoltre sviluppa i saperi in prospettiva interdisciplinare, dà poi rilevanza alle soft skills, infine sostiene uno sguardo planetario con un’attenzione alle grandi sfide dell’umanità: la pace e la non violenza, l’ecologia, la solidarietà, il benessere per tutti, l’inclusione, la democrazia e la cittadinanza.”