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selfie mania e i giovani prendono i pidocchi

Star della musica, vip della televisione, ora anche i divi del cinema stanno cedendo alla moda dei selfie. Qualche nome? Miley Cyrus, James Franco o, per rimanere al di qua dell'oceano, Belen e la rivale Emma.

L'inarrestabile fenomeno ha coinvolto addirittura Papa Francesco, che è apparso sorridente sui social in un primissimo piano insieme ad alcuni adolescenti emozionati. Ma forse tutti questi personaggi famosi non sono al corrente dell'allarme lanciato negli Stati Uniti da Marcy McQuillan, esperta di un noto centro per il trattamento dalle infestazioni di pidocchi, il Nitless Noggins. Secondo McQuillan, infatti, tra i ragazzi sta crescendo il numero di teste pidocchiose, ed il motivo sarebbe da ricercare proprio nel testa a testa necessario per rientrare nell'obiettivo del telefonino, in modo da scattare foto in compagnia di amici e conoscenti da condividere sui social.

ATTENTI ALLA TESTA

- Ecco le sorprese inaspettate della nuova moda dei "selfie": Marcy McQuillan, che lavora negli Stati Uniti proprio nel campo della disinfestazione dai pidocchi, sostiene che sono sempre di più gli adolescenti che si rivolgono al centro dove è operatrice, il Nitless Noggins. Qui si tolgono a peso d'oro uno ad uno i pidocchi dalla testa dei malcapitati: "Solitamente tratto bambini piccoli - sostiene Marcy - perché per loro c'è un maggiore rischio che le teste vengano a contatto, ma ora gli adolescenti avvicinano le teste ogni giorno per scattare le foto con i cellulari". Conferma la sua tesi un ambulatorio di Oakland: la tesi sarebbe "plausibile" perché "il contagio avviene tramite il contatto diretto". In effetti, ultimamente anche in Italia c'è stato un ritorno dei pidocchi alle superiori.

PIDOCCHI E SELFIE, BINOMIO INASPETTATO

- Il centro, avendo constatato l'aumento di adolescenti tra i propri pazienti, ha svolto un'indagine nel corso della quale è stato chiesto ai pazienti se fossero abituati a scattare "selfie". E forse non è stata una gran sorpresa per gli operatori scoprire che la risposta è stata nella quasi totalità dei casi affermativa. Ma di sicuro non se l'aspettavano i ragazzi che, ignari dei pericoli del testa a testa, non immaginavano questo effetto collaterale della selfie-mania, sicuri di aver lasciato gli irritanti parassiti alle scuole primarie.

INFESTAZIONE O PUBBLICITA'?

- In realtà, anche se la tesi dell'operatrice McQuillan ha le sue basi, non tutti sono d'accordo ad incolpare i selfie della nuova ondata di pidocchi tra le teste degli adolescenti. Per passarsi i parassiti, infatti, è necessario un contatto diretto che non necessariamente avviene durante la minima durata di uno scatto. Più pericoloso invece lo scambio di cappelli, sciarpe o asciugamani: lo dice Richard Pollack, docente presso la Harvard School of Public Health a Boston, che trova l'idea di McQuillan piuttosto una trovata pubblicitaria per il suo centro.

E tu scatti spesso selfie con lo Smartphone?

Carla Ardizzone