
La magia delle Olimpiadi invernali è sempre più vicina a Cortina, ma, oltre alla competizione, si discute anche di come organizzare al meglio il territorio. Questo è stato il tema principale dell’ultima riunione del Tavolo olimpico a Palazzo Piloni, in cui si è valutata la possibile chiusura delle scuole durante i giorni delle gare.
La proposta è ancora al vaglio della Regione Veneto, ma potrebbe diventare realtà per semplificare la gestione dei trasporti e garantire il miglior svolgimento dei giochi.
Inoltre “In questo modo i ragazzi avrebbero la possibilità di immergersi maggiormente nell’evento olimpico, di assistere alle gare, di vivere una situazione indimenticabile”, riporta 'Il Gazzettino'.
Scuole chiuse per le Olimpiadi invernali
Uno degli aspetti più urgente dei Giochi olimpici di Cortina 2025 è la gestione dei flussi di persone, in particolare durante le giornate di gara. Nel Tavolo olimpico, formato da Comuni, categorie economiche e il Consorzio Bim Piave, una delle soluzioni per la gestione del territorio è la chiusura delle scuole nel periodo delle competizioni, ovvero febbraio 2026.
La Regione Veneto ha iniziato a valutare questa ipotesi: alla Provincia di Belluno potrebbe arrivare il via libera di anticipare l’inizio dell’anno scolastico per recuperare a settembre i giorni persi durante le Olimpiadi invernali.
La decisione definitiva verrà presa nei prossimi mesi, quando sarà ufficializzato il calendario scolastico 2025-2026.