
Paura e sconcerto a Roma, qualche giorno fa, all’istituto comprensivo “Santa Beatrice”, nel quartiere Portuense. Tre persone incappucciate hanno fatto irruzione nel plesso scolastico lanciando un ordigno artigianale contro le finestre di un ufficio e imbrattando i muri con svastiche e disegni osceni. L’esplosione ha danneggiato la struttura mentre, all’interno, erano ancora in corso alcune attività in palestra.
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L’attacco e la fuga dei responsabili
Secondo quanto riferito dal personale scolastico, ad accorgersene per prima sarebbe stata una collaboratrice. Versione confermata anche dal dirigente scolastico, che racconta all'Adnkronos: "La donna, sentendo il forte boato, si è affacciata riuscendo a notare tre persone incappucciate sghignazzare e allontanarsi”. È stata lei a lanciare immediatamente l’allarme.
L’oggetto esplosivo, descritto come una vera e propria bomba carta, ha colpito la finestra e la serranda dell’ufficio del vicepreside. “Si tratta del terzo episodio di vandalismo che interessa la scuola dalla notte di Halloween: dalla eradicazione di un citofono, al danneggiamento di alcuni vetri delle scale e di una stanza con un petardo, fino a ieri sera con l’esplosione di un vero e proprio ordigno”, ha commentato il preside. “Il tutto corredato da disegni osceni, svastiche e scritte incommentabili sui muri”.
Indagini in corso
Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine per effettuare i rilievi e avviare le indagini. Mentre il dirigente si è messo in contatto con il Municipio per "richiedere le telecamere di videosorveglianza, perché è forte la preoccupazione per questa escalation di azioni di ‘guerriglia urbana’ frutto di un fortissimo disagio”.
La reazione della comunità scolastica
Il comitato dei genitori ha espresso “profonda indignazione e dolore per il grave episodio”. Nella nota diffusa, come riporta 'Fanpage', si legge: “Condanniamo con assoluta fermezza questo atto inqualificabile, che ha colpito un luogo dedicato all’educazione e alla crescita dei nostri figli. Un gesto tanto grave rappresenta un attacco ai valori fondamentali della scuola, della convivenza civile e del rispetto reciproco che devono essere alla base della nostra comunità. La scuola è il cuore della nostra comunità: colpirla significa colpire il futuro di tutti noi”.
Episodi simili: allerta nelle scuole
Negli ultimi giorni altri casi di aggressioni e vandalismi con richiami al fascismo hanno coinvolto diversi istituti italiani. A Roma, un gruppo di giovani incappucciati ha tentato di forzare l’ingresso del liceo Righi, in stato di occupazione, al grido di “Duce, duce”, similmente a quanto accaduto Genova in scuole occupate dagli studenti. Il “Santa Beatrice”, invece, è un istituto comprensivo con classi di scuola primaria e secondaria di primo grado.