
Un liceo della provincia di Agrigento ha deciso di sospendere la visibilità immediata dei voti sul registro elettronico. Una scelta insolita, ma voluta dal collegio docenti per “contribuire ad un ambiente scolastico più sereno e ridurre lo stress legato ai voti”.
L'obiettivo è responsabilizzare gli studenti e limitare la pressione familiare legata alle notifiche in tempo reale.
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Una pausa dal registro elettronico
La circolare interna della scuola prevede che i voti restino nascosti fino a pochi giorni prima dei colloqui scuola-famiglia. Una sorta di “oscuramento temporaneo” del registro che intende restituire agli alunni uno spazio di autonomia nello studio. “Invece di puntare solo al voto, è più efficace concentrarsi sull’obiettivo di capire veramente la materia e di colmare i punti deboli”, si legge nel documento approvato dall'istituto.
Un ritorno al dialogo diretto
Introdotto in Italia nel 2012, il registro elettronico è diventato in pochi anni uno strumento imprescindibile per la comunicazione tra scuola e famiglia. Consente di consultare voti, assenze e comunicazioni in tempo reale, semplificando la gestione della vita scolastica. Ma la sua immediatezza, oggi, mostra anche i limiti di un controllo costante. Genitori sempre connessi, app alla mano, finiscono spesso per interferire nel percorso educativo dei figli, verificando compiti, voti e medie in tempo reale e trasformandosi in co-protagonisti delle performance scolastiche.
L’altra faccia di una comunicazione costante
La visibilità continua dei risultati ha cambiato il rapporto tra studenti, famiglie e insegnanti. Aumenta la pressione sugli alunni, cresce la richiesta di spiegazioni ai docenti e, in alcuni casi, si inaspriscono i conflitti.
Anche la funzione di calcolo della media in automatico, interpretata senza tener conto della globalità del percorso dello studente, può generare fraintendimenti o false percezioni del rendimento complessivo. Non mancano, poi, i problemi legati alla scarsa digitalizzazione di alcuni adulti: figli in possesso delle credenziali d’accesso, con gestione autonoma di assenze e giustificazioni, giusto per fare un esempio.
Una sperimentazione
L’iniziativa del liceo siciliano, invece, propone un nuovo modo di affrontare la comunicazione tra scuola e famiglia. Riducendo la presenza del registro, l'istitut mira a riportare al centro lo studente e a privilegiare il confronto diretto tra docenti e genitori.
Non più un flusso continuo di dati, ma un momento di dialogo reale durante i colloqui. Un modello che, nelle intenzioni dei promotori, vuole “ridurre lo stress e valorizzare il percorso formativo”, restituendo al voto la sua funzione originaria: uno strumento di crescita, non di pressione.