
Obbligo di mascherine Ffp2 in classe ma ad acquistarle dovranno essere le famiglie degli studenti. A specificarlo è stato il presidente dell'Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli.
In un primo momento, vista la necessità di dispositivi di sicurezza più consoni e affidabili, presidi e genitori avevano richiesto che le mascherine venissero consegnate gratuitamente ai ragazzi.
Ma sull'ultimo documento ministeriale firmato dal governo non è previsto alcun aiuto economico in tal senso. In più, nota non a margine, gli studenti dovranno cambiare la Ffp2 ogni giorno. Il che di fatto farà aumentare il costo della spesa per famiglia.
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A scuola con le Ffp2, ma a pagarle saranno le famiglie
Nessuna agevolazione per gli studenti che, ritornati sui banchi di scuola, dovranno necessariamente indossare la mascherina di tipo Ffp2. Antonello Giannelli, presidente dell'ANP, ha confermato che all'acquisto dei dispositivi di sicurezza individuale dovranno provvedere le famiglie.Nell'ultimo decreto Covid, infatti, non è previsto che le Ffp2 vengano fornite, in modo gratuito, dalla scuola. E' quanto si apprende dalle dichiarazione di Giannelli all'Adnkronos che sottolinea anche che le stesse mascherine dovranno essere cambiate quotidianamente dagli studenti. "Il non-cambio può essere motivo di preoccupazione" - specifica il presidente. "L'obbligo è di cambiarle ogni giorno. Se il non-cambio sarà un fenomeno diffuso, il ministero ne dovrà prendere atto"
Gelo in classe: aeratori assenti e gli studenti protestano
A pochi giorni dal rientro in classe, sono tanti gli studenti che hanno deciso di protestare contro le condizioni precarie in cui sono costretti a vivere all'interno dei propri istituti. Oltre alla necessità di ottenere mascherine Ffp2 gratuite, tra le richieste dei più giovani c'è anche la risoluzione dei problemi derivanti dal freddo in aula. La maggior parte delle classi italiane, infatti, non possiede un sistema di aerazione adeguato e gli studenti sono costretti a tenere le finestre spalancate per far circolare l'aria.Senza considerare che, negli stessi istituti scolastici, spesso, manca un impianto adeguato di riscaldamento: "La responsabilità del riscaldamento delle scuole è degli enti locali - afferma Giannelli. Il problema c'è e se ne dovrebbe prendere atto disponendo di impianti più moderni ed efficienti. Ma le finestre andrebbero tenute aperte periodicamente, non sempre come spesso avviene".