
Un episodio che ha dell'incredibile quello accaduto qualche giorno fa a Praga, dove uno studente italiano di 16 anni, in gita scolastica con la sua classe, ha rischiato l'arresto dopo aver fatto il saluto nazista davanti alla sinagoga della capitale ceca.
Come riporta 'Ansa', il gesto dello studente ha fatto scattare l’intervento delle forze dell’ordine locali, ma grazie alla mediazione del preside della scuola si è evitato che il giovane venisse portato in caserma e fermato.
Lo studente, oltre a rischiare gravi conseguenze legali, al rientro in Italia potrebbe anche essere espulso dalla scuola.Il Gesto "inqualificabile"
Il 16enne, iscritto in un istituto tecnico professionale di Imperia, si trovava a Praga insieme ai suoi compagni di classe per il viaggio di istruzione. Secondo le testimonianze, il gesto è avvenuto davanti all'ingresso della sinagoga, a seguito di una discussione con una donna. Il motivo esatto del gesto non è chiaro, ma potrebbe essere stato provocato dalla calca all'interno del luogo di culto.
Nonostante lo studente abbia cercato di negare le sue responsabilità, una telecamera ha ripreso il momento incriminato, lasciando ben pochi dubbi sulla gravità dell'atto.
Il preside ha evitato il peggio
Il preside della scuola, coinvolto nella vicenda, ha tentando di mediare con la polizia per evitare che lo studente venisse arrestato, riuscendo a evitare guai peggiori. Al tempo stesso, però, il dirigente scolastico ha commentato con grande dispiacere il comportamento dello studente: "Sono costernato, è un gesto inqualificabile e di una gravità assoluta, che avviene nel cuore del dolore europeo".
Alla fine, le autorità hanno deciso di non arrestare lo studente, ma la situazione ha richiesto circa un'ora di discussione tra le forze dell'ordine, il dirigente e i membri della comitiva scolastica per chiarire quanto accaduto.
Il rischio espulsione
Per lo studente la situazione però non si mette bene. La scuola ha convocato un consiglio di istituto per discutere delle possibili conseguenze disciplinari. Sebbene non siano ancora stati presi provvedimenti ufficiali, lo studente rischia l'espulsione dalla scuola.
Inoltre, il caso ha suscitato non poche preoccupazioni riguardo alla mancanza di consapevolezza storica e culturale tra i giovani, soprattutto su temi così delicati.