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ritorno a scuola

L'ombra della variante omicron minaccia il rientro a scuola. Molti studenti si stanno chiedendo se si tornerà a una condizione simile a quella vissuta lo scorso anno, quando in alcuni casi il ritorno in presenza dalla pausa di natalizia si è verificato con giorni (se non settimane) di ritardo.
Il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi, durante un intervento a Sky Tg24 qualche giorno fa ha affermato: “La nostra indicazione è che si torna a scuola in presenza”.

Tuttavia ha anche aggiunto che “laddove ci sono condizioni straordinarie, con focolai isolati, i presidenti di regione e sindaci possono disporre chiusure isolate, non diffuse, e allo scopo di verificare lo stato in quel cluster”. Un' eventualità che purtroppo non è da escludere in diverse località, vista l'impennata di casi Covid nelle nostre città. Decisivo sarà il monitoraggio della settimana del 3 gennaio: se i contagi saranno ancora in aumento potrebbero essere presi provvedimenti di chiusura in alcune zone d'Italia.

Mascherine FFP2 e screening: le armi per il rientro a scuola in presenza

L'intenzione, quindi, è quella di riaprire le scuole d'Italia in presenza il 7 o il 10 gennaio, secondo quanto stabilito dai vari calendari scolastici regionali, salvo situazioni straordinarie. Per evitare che si renda necessario il ricorso alla Dad il Governo punta, da un lato, sul potenziamento dell'attività di screening, con il supporto del ministero della Difesa alle Asl nel tracciamento di casi positivi grazie a laboratori militari sul territorio nazionale; dall'altro, sulla distribuzione di mascherine FFP2 nelle scuole. Questo tipo di dispositivo di protezione sarà infatti destinato al personale obbligato a operare con alunni che non portano la mascherina, come i bambini delle scuole dell'infanzia o fino a 6 anni, o gli studenti esonerati per altri motivi. I dirigenti scolastici dovranno comunicarne il fabbisogno entro il 4 gennaio in modo che sia organizzato il tutto in tempo per il rientro. Gli studenti, invece, potranno tornare sui banchi con le mascherine chirurgiche.

Ritorno a scuola: cambiano le regole della quarantena?

Sembra inoltre che le novità che riguardano il rientro a gennaio non siano finite. Il governo starebbe infatti ridefinendo le regole per la quarantena per le scuole primarie e secondarie. Secondo le prime indiscrezioni, in caso di due studenti positivi in una classe, si potrebbe prevedere solo l’autosorveglianza per chi è vaccinato, mentre per chi non lo è scatterebbe la quarantena. Con le attuali regole, se si verificano due casi di positività tra gli studenti, i vaccinati o negativizzati negli ultimi 6 mesi devono proseguire la sorveglianza con tamponi a zero e cinque giorni. Per i non vaccinati, invece, anche se negativi al primo test, è prevista quarantena per 10 giorni .