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rissa liceo Caravillani Roma

Un’assemblea studentesca che tanti ragazzi non dimenticheranno facilmente: è quella che si è tenuta al liceo artistico Caravillani di Roma, in zona Monteverde. Una mattinata di dibattito, dedicata alla situazione a Gaza e al respingimento della Flotilla, è infatti rapidamente sfociata in una situazione di altissima tensione che ha coinvolto studenti, professori e adulti esterni alla scuola. 

La scintilla è scoccata poco dopo l’inizio dell'assemblea, quando un gruppo di studenti nel cortile della scuola ha iniziato a intonare cori, tra cui "Free Palestine". Queste grida sono state chiaramente percepite anche all'interno del vicino tempio Beth Michael, un punto di riferimento per la comunità ebraica adiacente all'istituto.

La reazione è stata immediata. Alcuni uomini, riferibili alla comunità, sono usciti dal tempio e hanno affrontato i ragazzi verbalmente: “Non siamo sordi, questi cori fateli in piazza, non qui”. Dopodiché il clima si è surriscaldato in un attimo, in un’escalation di tensione che ha richiesto prima l'intervento dei docenti e, poi, anche delle Forze dell’ordine.

Indice

  1. Spintoni e aggressioni all'uscita
  2. Il racconto della madre di uno studente: “Momenti di paura”
  3. Le prime reazioni: “Fatto gravissimo e inaccettabile”
  4. L'intervento degli agenti e le possibili denunce

Spintoni e aggressioni all'uscita

Il battibecco iniziale nel cortile della scuola è degenerato rapidamente. Un professore di matematica si è messo in mezzo, cercando di proteggere gli studenti, ma è stato spintonato. È dovuta intervenire la vicepreside per riportare un minimo di calma e far riprendere le lezioni. Ma la tregua è stata brevissima.

Intorno alle 13:00, all’uscita degli studenti, la situazione è precipitata: alcuni adulti avrebbero atteso i ragazzi - molti dei quali hanno solo 14, 15 o 16 anni - davanti al cancello della scuola. “Ci insultavano e ci lanciavano oggetti, un mio compagno è stato buttato a terra con la testa sanguinante”, ha raccontato una studentessa.

Un altro testimone ha riferito di un ragazzo “colpito e trascinato per i capelli” e con “la faccia piena di lividi”. Anche i professori sono stati coinvolti: un docente, secondo il racconto di uno studente, è stato “strattonato, lo hanno spinto a terra e tirato via lo zaino”.

Il racconto della madre di uno studente: “Momenti di paura”

A confermare l’accaduto è stata anche, a "Il Fatto Quotidiano", anche la mamma di uno studente del liceo: “Erano riuniti come collettivo per parlare della Palestina - ha raccontato la donna - quando un uomo si è avvicinato urlando e poi ha spintonato pure il professore che si era messo a protezione. La vicepreside è intervenuta e sono tornati in classe, convinti che fosse finita lì. Invece all’uscita si sono trovati davanti un gruppo di adulti che ci hanno affrontati, hanno insultato le ragazze con epiteti sessisti, lanciato cose e picchiato alcuni studenti”.

La mamma ha descritto anche i momenti di paura che le si sono mostrati davanti agli occhi: “Quando sono arrivata c’erano le forze dell’ordine e non volevano nemmeno farmi passare. Ho trovato mio figlio scosso”.

La preoccupazione, ora, è forte: “Insieme ad altri genitori ci chiediamo come si potrà mandare i ragazzi a scuola serenamente dopo un episodio del genere”.

Le prime reazioni: “Fatto gravissimo e inaccettabile”

Le reazioni di condanna non si sono fatte attendere, esprimendo solidarietà a studenti e docenti. La Cgil Roma Centro Ovest Litoranea, la Flc Cgil, l’Anpi e l’Anppia hanno espresso “ferma condanna per le aggressioni a studenti e docenti”, chiedendo che le autorità individuino i responsabili.

Dure anche le parole di alcuni consiglieri del Municipio XII, che hanno parlato di “fatto gravissimo e inaccettabile”. Hanno sottolineato come "mai ragazzi minorenni e un insegnante dovrebbero subire violenze nei pressi di un istituto scolastico, che deve rimanere un luogo sicuro e protetto”.

Anche il Partito democratico e i Giovani Democratici del Municipio XII hanno espresso piena solidarietà agli studenti, ribadendo il “sostegno a chi manifesta pacificamente contro il massacro di Gaza”.

L'intervento degli agenti e le possibili denunce

La presenza di un gruppo di adulti che ha affrontato i ragazzi ha richiesto, come detto, l'intervento delle Forze dell’ordine. Gli agenti, una volta arrivati sul posto, hanno identificato una ventina di persone coinvolte negli scontri.

La vicenda avrà probabili strascichi legali. Alcuni studenti e un professore hanno già annunciato di voler sporgere denuncia contro gli aggressori. Anche i genitori hanno promesso di intraprendere azioni future per tutelare i loro figli dopo una giornata così difficile e piena di tensione.

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