
Le nuove scuole superiori targate Gelmini entreranno a regime già dal prossimo settembre e, come tutte le medaglie, anche questa riforma presenta due facce: ecco un’analisi dei pregi e dei difetti delle nuove superiori.
RIFORMA IN TRE PAROLE - Le linee guida che hanno condotto al riordino del sistema di istruzione secondaria di secondo grado sono state la semplificazione degli indirizzi e la riduzione del monte ore complessivo rispetto alla situazione attuale. Perciò dal prossimo settembre i licei saranno 6 (tra cui la new entry liceo musicale e coreutico), gli istituti tecnici avranno 11 indirizzi complessivi mentre la galassia dei professionali sarà divisa in due tra il settore dei servizi e il settore industria e artigianato (clicca qui per approfondire).
SEMPLIFICAZIONE NECESSARIA - Dal nostro punto di vista, una razionalizzazione e un semplificazione era doverosa. Sperimentazioni e indirizzi vari, sul territorio nazionale, erano quasi 700. Una frammentazione che fa vedere i suoi frutti, ad esempio, durante la Maturità, quando il Ministero è costretto a produrre innumerevoli tracce d'esame. Con numeri così elevati, è più difficile controllare che i testi proposti siano esenti da errori.
SCUOLA LOW COST - L'abolizione delle sperimentazioni ha un altro risvolto positivo, per le tasche del Ministero: la riduzione, mediamente, del numero complessivo di ore e quindi degli insegnanti. Non ci scordiamo che questa riforma ha la sua genesi nel dl 133 sui tagli di spesa. Un paio di esempi. Al classico l'obbligatorietà della lingua straniera porterà a una riduzione del monte ore complessivo rispetto all'attuale sperimentazione linguistica, oggi scelta circa dal 70%e. Gli studenti di domani, seguendo un corso tradizionale, passeranno da un totale di 4.983 ore di studio a 4.851 distribuite sul quinquennio. L'abolizione della sperimentazione informatica (PNI) allo scientifico, che rafforzava la preparazione degli studenti in ambito fisico-matematico-informatico, porterà ad una riduzione di ore: da 5.049 ore a 4.752.
GUARDANDO AL MONDO DEL LAVORO - Sulla carta è apprezzabile la volontà di incrementare l'orario della matematica, della fisica e delle scienze per irrobustire la componente scientifica nella preparazione liceale degli studenti. Su queste materie gli studenti italiani sono carenti e quindi hanno difficoltà a scegliere percorsi universitari a carattere tecnico-scientifico, che d'altro canto permettono di accedere a professionalità oggi molto richieste nel mercato del lavoro. Bisognerà vedere come tutto questo sarà conciliabile con la riduzione del numero complessivo di ore. Ma per valutare questi aspetti, bisognerà vedere come la riforma si tradurrà in termini di piano di studio.
PIÙ TECNICI - Recenti indagini dimostrano che esiste una domanda di tecnici che è esattamente il doppio dell'offerta (300.000 tecnici richiesti dalle imprese contro i 140.000 attualmente offerti). I nuovi istituti tecnici e professionali sono stati pensati per dare ai giovani maggiori opportunità occupazionali e una riduzione dei tempi di transizione tra scuola, formazione e lavoro. Per fare questo si incrementeranno le ore di laboratorio, fondamentali per l'acquisizione di una professionalità. Tutto ciò però non basta, perché le scuole devono essere dotate di laboratori funzionanti, con materiali al passo con i tempi. Altrimenti ci sarà sempre un grosso divario tra il mondo dell'istruzione e il mondo del lavoro. Insomma ha poco senso esercitarsi su un circuito di 10 anni fa, quando oggi in commercio c'è ben altro... Quindi sarà necessario sostenere queste scelte legislative con un incremento di fondi per il rafforzamento delle strutture laboratoriali delle scuole. Insomma il giudizio è sospeso finché non vedremo applicazioni.
MATERIE IN LINGUA STRANIERA - Al quinto anno di studio, una materia non linguistica sarà insegnata in inglese. Innovazione molto molto importante, perché permetterà ai nostri studenti di imparare a studiare usando la lingua inglese, cosa che molti di loro dovranno fare necessariamente all'università.
A SCUOLA DI "AMICI"? - Anche l'introduzione del liceo musicale e coreutico guarda al mondo del lavoro... Oggi come oggi, infatti, un buon modo per guadagnarsi da vivere è sbarcare il lunario in un talent show. Scherzi a parte, questo indirizzo vuole in qualche modo armonizzare la situazione dei conservatori e delle accademie di danza presenti nel nostro paese.
MAMMA, HO PERSO IL LICEO - Resta un dubbio. A leggere i comunicati del Ministero, c'è un passo a dir poco inquietante: "Il nuovo modello dei licei partirà gradualmente, coinvolgendo a partire dall’anno scolastico 2010-2011 le prime e le seconde". Cosa vuol dire? Che chi si iscriverà alle superiori l'anno prossimo, l'anno successivo vedrà cambiarsi le carte in tavola? E dire che la Riforma è slittata di un anno per permettere alle famiglie di essere adeguatamente informate. Se l'italiano non è un'opinione, ciò vuol dire che i primini del prossimo anno, vedranno cambiare il percorso formativo a partire dal secondo anno. E allora la domanda sorge spontanea: cosa succederà a chi ha scelto, per l'anno prossimo, una delle sperimentazioni abolite con la nuova riforma?
ISCRIZIONI RINVIATE - Intanto è confermato il rinvio del termine ultimo delle iscrizioni alle scuole superiori, fissato per il 26 Marzo. È quindi il momento di informarsi bene su come cambierà la scuola superiore. Per approfondimenti visita le nostre schede esplicative sui nuovi licei, i nuovi tecnici e i nuovi professionali.