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TROPPA INCERTEZZA, SI CHIEDE IL RINVIO - Secondo l’UdS le riserve del Consiglio di Stato nel dare via libera ai regolamenti di riforma e il ritardo nell’iter della sua approvazione, ed ora, anche il rinvio delle iscrizioni a marzo, sono chiari elementi dell’incertezza che i provvedimenti di riordino delle scuole superiori stanno creando, sia all’interno delle istituzioni che tra le famiglie e gli studenti. E di fronte a tanta “nebbia”, sempre in base alle considerazioni dell’unione degli Studenti, non sarebbe opportuno e nemmeno giusto dare seguito alla volontà del Ministero di far entrare in vigore la riforma ad ogni costo.
L’UDS CHIEDE ALLA GELMINI DI ASPETTARE - E così l’UdS, che sull’“insistenza con cui il ministro Gelmini vuole avviare da subito la riforma” vorrebbe vederci più chiaro, fa delle richieste precise e puntuali, eccole:
- rinvio di almeno un anno della riforma in modo da consentire una maggiore chiarezza agli studenti che si iscrivono a scuola;
- avvio della riforma (e dei tagli orari) solo alle prime classi e non anche alle 2° classi, che altrimenti vedrebbero mutare "in corsa" i propri programmi e quadri orari;
- definizione di un'area di discipline comune a tutti i percorsi scolastici nel primo biennio delle superiori, in modo da garantire, nella scuola dell'obbligo, competenze e conoscenze comuni a tutti gli studenti indipendentemente dalla scuola stessa, e rendere così più facili eventuali "ripensamenti" sul proprio percorso scolastico;
- totale revisione dei "comitati scientifici" - criticati anche dal Consiglio di Stato – che, vedendo la presenza paritaria di esperti esterni, minerebbero la centralità dello studente nel percorso di apprendimento con forte rischio di spinte privatistiche nelle scuole.

INFORMAZIONI IN ARRIVO - Intanto dal Ministero dell’istruzione fanno sapere che, oltre allo slittamento delle iscrizioni per le scuole superiori che si svolgeranno a partire dal 26 febbraio fino al 26 marzo, verrà avviata al più presto una campagna di informazione sulle novità che verranno introdotte, a partire da settembre, nelle nostre scuole. Ma per i ragazzi, saranno sufficienti 1/2 mesi per decidere del proprio futuro scolastico?
Secondo voi, la riforma dovrebbe essere rinviata di un anno o è sufficiente il rinvio delle iscrizioni per fare una scelta consapevole? Lasciateci il vostro commento.
Cristina Montini