EU-FACTOR
In collaborazione
con EU-FACTOR
4' di lettura 4' di lettura
Scienze mon amour, matematica indigesta: ma un happy ending è possibile

Se fosse una storia d’amore, quella tra gli studenti e le materie scientifiche sarebbe sicuramente una relazione complicata. Ma non necessariamente destinata a finire male, anzi: l’importante, perché sbocci la passione, è l’approccio giusto a scuola e nella vita quotidiana.

È ciò che emerge da un’indagine, effettuata da Skuola.net, che ha avuto come scopo quello di capire che tipo di rapporto hanno i ragazzi con materie come la matematica, le scienze, la chimica, la fisica e la biologia. E se per le scienze sentono una naturale propensione, la matematica non conquista i loro cuori. La ragione è semplice: formule ed equazioni sono sentite astratte e lontane da un uso pratico. La soluzione? Trasportare la matematica nella vita quotidiana.

UN RAPPORTO COMPLICATO“Non mi sento portato”, “E’ troppo difficile”, “Non capisco a cosa serva”, “Mi piaceva, ma ora i miei prof me l’hanno fatta odiare”: queste la parole degli studenti intervistati riguardo la matematica. Del tutto opposto sembra il loro rapporto con la biologia, la chimica e, più in generale, le scienze naturali: “Amo le scienze, in particolare il corpo umano”, “Le scienze mi appassionano”, “Preferisco le scienze perché sono più pratiche”. Insomma, formule e calcoli spesso spaventano a tal punto da far erigere una barriera immediata, mentre si sentono più vicine le materie che studiano la realtà che ci circonda.

PIU’ PRATICA E MENO TEORIA – Ma a pensarci bene, anche la matematica si pone come obiettivo lo studio della realtà, seppure utilizzando i numeri. E allora, perché questa disaffezione? Dalle parole degli studenti, appare chiaro che il problema è spesso il modo in cui si studia la matematica, più che la matematica in sé. In particolare, vorrebbero meno teoria e più pratica:L'approccio scolastico è troppo poco pratico e realistico, pare sempre astratto e campato per aria” sostiene uno degli utenti, “Penso che non sia trattata in modo abbastanza interessante nelle scuole e attraverso una concezione lontana dalla realtà”, “Nella mia scuola non si fa laboratorio ma solo teoria ed è molto noioso” spiegano altri studenti. Ma anche il metodo di insegnamento può essere una variabile importante: “Il mio prof spiega in maniera superficiale e con disinteresse” si legge tra le risposte degli intervistati, “Non ho mai avuto prof capaci di insegnarmi bene la materia”.

UNA MATEMATICA PIU’...SCIENTIFICA - Insomma, da una parte il mondo delle scienze naturali, che appassionano e affascinano, dall’altra il mondo della matematica, vissuto come astratto e complicato. Come arrivare a un happy ending? Forse proprio cercando un approccio alla matematica più pratico e aderente alla realtà, con esempi, laboratori ed attività, tipico dello studio delle scienze naturali. E in effetti la scuola sta spingendo proprio in questa direzione, come si può notare dai compiti di seconda prova proposti dal Miur in occasione della maturità scientifica negli ultimi due anni: nel 2015 e nel 2016 infatti, i maturandi si sono dovuti confrontare con calcoli matematici e fisici applicati a situazioni reali e per niente astratte. E nel 2017? Chissà che non tocchi per la prima volta nella storia degli esami di Stato, un compito di Fisica!

>>> Se pensi che il tuo rapporto con le discipline scientifiche sia destinato all’happy ending, scopri la campagna #EuFactor!