
Il mare e i suoi fondali da sempre affascinano l’umanità. Nel corso dei secoli, infatti, sono stati moltissimi gli uomini che hanno esplorato questo mondo meraviglioso e gigantesco che spesso nasconde misteriosi relitti, inestimabili tesori, ma anche affascinanti creature.
E sono moltissimi i ricercatori che passano la loro vita a costruire apparecchiature in grado di esplorare e recepire informazioni sui fondali marini, un mondo, questo, ancora oggi poco conosciuto. Se anche tu sogni di intraprendere questo meraviglioso percorso e di viaggiare in giro per il mondo costruendo apparecchi iper-tecnologici che permettano di studiare il mare e di dissipare tutti i suoi “misteri” ancora irrisolti, sappi che c’è una facoltà che fa al caso tuo: quella di Informatica. Corso di studi fa parte delle cosiddette STEM, acronimo di Science, Technology, Engineering and Mathematics – che indica, appunto, le facoltà universitarie che hanno a che fare con le scienze, la tecnologia, l’ingegneria e la matematica.NUMERI E LAVORO - Una specializzazione nelle STEM, oltre a garantirti una professione a dir poco entusiasmante, ti garantisce anche un lavoro sicuro. Infatti, in Europa, a fronte di 22 milioni di disoccupati, ci sono circa 2 milioni di posti di lavoro vacanti. Questo perché, ormai, per poter svolgere determinati lavori sono necessarie competenze scientifiche difficili da reperire. Il motivo? Molti ragazzi scartano a priori le facoltà scientifiche - come ad esempio Informatica - perché le reputano noiose e complesse. Ed è per questo che è nata #Eufactor, la campagna che mira a sensibilizzare i giovani tra i 16 e i 19 anni allo studio, delle scienze, della tecnologia e dell'informatica, in vista delle opportunità di lavoro che, appunto, queste possono offrire e delle interessantissime professioni che si possono fare specializzandosi nelle STEM.
STUDIARE I FONDALI MARINI - Ed è questo il caso di Chiara Petrioli, laureata in Informatica e ricercatrice presso l’Università degli Studi “La Sapienza di Roma”. Di cosa si occupa Chiara? Fa parte di un gruppo di ricerca internazionale che ha l’obiettivo di consentire la comunicazione nel mondo sottomarino. Ed è così, grazie agli sforzi di Chiara e ai suoi colleghi, che è nato “Sunrise”, un progetto finanziato dall’Unione Europea che si mira proprio a questo. Prima di allora, infatti, le tecnologie per esplorare il mondo sottomarino erano costose, limitate e inefficienti, per questo la conoscenza dei fondali marini è sempre stata scarsa. Ma grazie a questo progetto sono stati raggiunti grandiosi traguardi, tra i quali la creazione di una rete internet in ambiente marino sfruttando le onde acustiche, le stesse che usano i delfini per comunicare. Insomma, un risultato davvero importantissimo. Vuoi diventare anche tu come Chiara ed esplorare i fondali marini? Allora la facoltà che fa per te è sicuramente Informatica. Che aspetti? Il mare attende solo te!