
Troppi errori nella formulazione dei quiz che, stando alle migliaia di segnalazioni, sarebbero da rivedere. Più di una risposta esatta, o addirittura nessuna, la stessa domanda presente più volte: sono queste le principali “sviste” individuate dai candidati che hanno svolto la prova. Un insieme di errori che traspare poi dal risultato finale: con il 90% di iscritti al concorso bocciati.
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Concorso secondaria: tra segnalazioni e diffide
Le numerose segnalazioni non lasciano spazio all'immaginazione e fanno presagire migliaia di ricorsi. Ecco perché i sindacati si sono rivolti direttamente al Ministero dell'Istruzione chiedendo di intervenire circa i quesiti erronei. Stando a quanto riportato dal Sole24Ore, la Flc Cgil ha chiesto a Bianchi di intervenire in prima persona, perché è ”interesse della stessa amministrazione evitare il ricorso al contenzioso e, una volta esperite le opportune verifiche sui contenuti dei quiz, assumere le conseguenti decisioni tese a tutelare i candidati penalizzati” ha dichiarato il segretario Francesco Sinopoli.Più dura la reazione della Cisl, con la neosegretaria Ivana Barbacci che ha riferito di aver diffidato viale Trastevere, ”non avendo ricevuto risposte dopo aver segnalato diversi casi di errori al ministero”. La segretaria ha inoltre indicato la possibilità ”di agire in giudizio per tutelare i nostri associati ingiustamente danneggiati”. Alcuni rumors, più concreti, arrivano dal giudizio di Anief che in base alle testimonianze dei candidati, rivela che ”i pochi che hanno superato la prova scritta a quiz sarebbero concentrati su turni particolari (i pomeridiani) evidentemente più vantaggiosi”.
Questo perché, secondo il sindacato, le commissioni non avrebbero osservato lo stesso comportamento durante le prove: ”Alcune non avrebbero ritirato il telefono cellulare; c'è chi avrebbe fornito ai partecipanti carta e penna e chi no; addirittura ci sarebbe chi ha dato l'assenso, nei 100 minuti della prova, a mandare alcuni candidati ai servizi igienici”
Quesiti nozionistici, errori di forma: sindacati chiedono incontro al Ministro Bianchi
"Abbiamo già rilevato 10-15 quiz errati e serve un dato sulle bocciature" ha dichiarato Manuela Pascarella della Flc Cgil. La funzionaria rivela, ad Ansa.it, il contenuto di alcuni quesiti: “Ad esempio, un quesito sulla Costituzione. La domanda era sull’articolo 34. Si chiedeva che cosa riconoscesse e tra le risposte multiple, quella riconosciuta come corretta era la “libertà d’insegnamento”. Che però, in realtà, è sancita dall’articolo 33” dichiara perplessa Pascarella.E ancora: ”Passiamo all’inglese. Un testo era indicato come incipit di un romanzo, il candidato doveva indicare di quale libro si trattasse. Peccato che le righe citate nella domanda non sono affatto le prime righe del romanzo, ma appaiono alla fine del secondo capitolo dell'ottavo libro” spiega Pascarella. Da qui la volontà del sindacato di incontrare Bianchi per mettere fine una volta per tutte ad un concorso “pieno di nozionismo” e dare il via a percorsi professionalizzanti. L'idea è quella di dare luce a dei corsi che possano effettivamente formare i docenti.
Una volta concluso il corso, il docente sosterrà una prova con cui potrà accedere in graduatoria: ”In Italia manca la formazione professionalizzante, avremo dei futuri insegnanti che non hanno idea di come si lavora in classe e al tempo stesso l'esperienza dei precari viene buttata alle ortiche. Certo, per un modello come quello che pensiamo noi serve un forte investimento” conclude Pascarella.