matteobortone
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questionario per i nuovi programmi scolastici è un caso senza dissenso

Negli ultimi giorni, il questionario sulle nuove indicazioni nazionali per la scuola, inviato dal Ministero dell'Istruzione e del Merito agli insegnanti, è diventato un caso.

Le modalità utilizzate per raccogliere opinioni e suggerimenti sul testo, che dovrebbe fornire la progettazione dell'offerta formativa della scuola per il futuro, non sono piaciute a molti.

Sindacati, opposizioni e addetti ai lavori parlano di una “consultazione di facciata” e di una “farsa”, accusando il MIM di non dare la possibilità di esprimere un parere contrario

Il questionario "senza dissenso"

Il questionario inviato dal Ministero dell’Istruzione ha sollevato polemiche specialmente per la sua, segnalata, mancanza di spazio per il dissenso.

Il coordinatore nazionale del sindacato degli Insegnanti Gilda, come riporta il ‘Corriere’, ha parlato di un vero e proprio “silenzio assenso”. Infatti, in qualsiasi modulistica, in cui si chiede di esprimere un'opinione come “sono contrario” o “sono favorevole”, il campo “nessuna risposta” viene sempre proposta subito dopo.

Ma nel caso di questo questionario, tutto sarebbe possibile fuorché essere in disaccordo con le nuove indicazioni nazionali.

Un questionario che non invita al dibattito

Anche Cisl scuola non ha risparmiato critiche: “Non vi è alcuno spazio diverso per le osservazioni e le proposte che non siano indirizzate verso il consenso". La struttura dei quesiti sembra infatti incanalare il parere degli insegnanti in una direzione ben precisa, senza permettere margini di critica.

“Si dà praticamente per scontato un consenso di massima”, denuncia il sindacato della scuola, e le domande non offrono alternative significative per chi vuole avanzare critiche concrete.

Un esempio lampante sarebbe il primo quesito del modulo, che chiede un giudizio sulla struttura del documento. Le opzioni per rispondere sono: a) “appare chiaro e leggibile”, b) “alcune sezioni andrebbero meglio strutturate”, c) “dovrebbe essere reso più sobrio ed essenziale”, oppure d) “nessuna risposta”.

Niente spazio, quindi, per un giudizio critico o contrario alla proposta da parte di chi, lavorandoci, conosce bene i problemi della scuola.

Lo spazio per “suggerimenti e osservazioni”

Alla fine del questionario è stato inserito uno spazio dedicato per “suggerimenti e osservazioni”, ma non basta spiega Cisl Scuola: “Avendo per oggetto un testo di ben 150 pagine (il doppio delle precedenti Indicazioni), 250 (spazi compresi) si configurano come una vera e propria mission impossible”.

Inoltre, per i critici, questa impostazione rischia di trasformare questo strumento in un terreno di scontro politico ideologico, piuttosto che in un’occasione di confronto costruttivo.   

Il Ministro Valditara interviene sulle critiche

A fronte delle numerose proteste, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha però deciso di ascoltare le osservazioni e di favorire il più ampio coinvolgimento delle comunità scolastiche.

Questo sarà possibile grazie a una casella di posta elettronica del Ministero, dove si potrà inviare suggerimenti e pareri per migliorare il testo delle nuove indicazioni nazionali.

Un'opportunità per ampliare il dibattito e permettere una revisione del testo che tenga conto delle reali esigenze degli insegnanti.

Data pubblicazione 26 Marzo 2025, Ore 15:07
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