3' di lettura 3' di lettura
Obbligo vaccinale per docenti, Bianchi: decisione da prendere in CdM

Le vacanze estive non sono ancora terminate ma il ministero dell’Istruzione è già al lavoro per delineare le attività connesse all’avvio del nuovo anno scolastico. L’emergenza sanitaria da Covid-19 e la diffusione delle varianti continuano a preoccupare anche il mondo della scuola, speranzoso di un repentino ritorno alla normalità.

Nelle ultime ore il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, si è pronunciato sulla linea che il Governo vorrebbe seguire, sebbene le prospettive delineate e le idee delle diverse forze politiche siano divergenti.

Guarda anche

Ritorno in classe, le parole del ministro Bianchi

Nei prossimi giorni si conosceranno finalmente le sorti della scuola italiana. Dopo due anni quasi interamente in didattica a distanza e lezioni frontali con classi dimezzate, il Governo è a lavoro per prendere decisioni in merito al nuovo anno scolastico. La linea di Palazzo Chigi è quella della prudenza, sebbene per il ministro dell’Istruzione Bianchi l’insegnamento in presenza sia una priorità assoluta. Dopo il confronto con il Comitato tecnico scientifico e viste le nuove indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità, pare che il dibattito sul ritorno in classe abbia aperto un’importante discussione sull’obbligo vaccinale per tutti gli insegnanti italiani. Su questo punto, come riporta l’Ansa, il ministro Bianchi ha affermato: “Ci troveremo questa settimana col Consiglio dei ministri e la decisione sull'obbligo vaccinale o meno per gli insegnanti andrà presa dall'intero collegio”.

Obbligo vaccinale per docenti: ambiguità tra forze politiche

A rallentare le decisioni della cabina di regia sono i divergenti punti di vista espressi dalle diverse forze politiche. Se il Segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, invita il Governo a prendere iniziative stringenti perché convinto che le vaccinazioni siano una priorità assoluta, il leader della Lega, Matteo Salvini, ha espresso il suo disaccordo con le idee della maggioranza: “Parlare di obbligo per studenti di 13 o 14 anni o per gli insegnanti non fa parte del mio modo di pensare un paese libero. Entro settembre si stima di arrivare oltre il 90% di copertura volontaria fra gli insegnanti. Che senso ha parlare di obblighi o licenziamenti a scuola?”. A richiamare tutti all’ordine è stato il ministro della Salute, Roberto Speranza, per il quale "nel dibattito sui vaccini non sono ammissibili ambiguità da parte di nessuna forza politica". Per capire cosa accadrà non resta che attendere il prossimo Consiglio dei Ministri previsto in settimana.