
Con la prima campanella dell’anno pronta a suonare e gli studenti già in fila per conquistare (si fa per dire) i loro posti tra i banchi, quale momento migliore per fare un piccolo bilancio delle assurdità scolastiche dell’anno passato?
Perché la scuola 2024/25 ci ha regalato, oltre al lato migliore, una collezione di episodi che raccontano, purtroppo, il lato più problematico della scuola italiana. Dall’inqualificabile comportamento di alcuni insegnanti alle condizioni al limite del fatiscente di certi edifici, passando per episodi di violenza tra studenti e i soliti disservizi nelle mense, il quadro che emerge è tutto fuorché edificante.
Una sorta di “dietro le quinte” del mondo scolastico che, anziché rassicurare, fa un po’ pensare (e anche alzare gli occhi al cielo).
Indice
Docenti fuori controllo: tra morsi, insulti e comportamenti assurdi
Un caso clamoroso è avvenuto in Piemonte, dove un professore di un istituto tecnico ha morso uno studente che chiedeva di andare in bagno. Il ragazzo, dopo che già più volte gli era stato negato il permesso, si è diretto verso la porta discutendo con l’insegnante. Dopo alcuni spintoni, il docente lo ha morso al braccio, provocando una ferita documentata al pronto soccorso. Il preside ha immediatamente segnalato l’accaduto e l’insegnante è stato sospeso; il processo è in corso.
In provincia di Novara, invece, un docente sopraffatto dall’indisciplina della classe si è spogliato davanti agli studenti, restando senza mutande. Una studentessa ha chiesto aiuto, la dirigente è intervenuta e il professore, ricoverato in ospedale, è ora sotto osservazione.
Non meno preoccupanti i comportamenti di un’insegnante di 61 anni in provincia di Taranto, che secondo una denuncia avrebbe umiliato e minacciato gli studenti con espressioni come “non colleghi la lingua al cervello” e “oggi vi mortifico”. Alcuni alunni sono stati interrogati sotto pressione, con richieste di tenere gli occhi chiusi e rispondere in pochi secondi. Il pubblico ministero ha rinviato la docente a giudizio.
Una studentessa quattordicenne, poi, ha denunciato un episodio di body shaming da parte di un’insegnante. Il caso ha sollevato proteste, ma la preside ha sottolineato le difficoltà nel procedere al licenziamento di un docente.
Studenti in ansia e professori fannulloni
Una studentessa di quinto anno ha raccontato di non essere stata ammessa all’esame di Maturità in parte per responsabilità di un professore che “non faceva nulla a lezione” e non correggeva le verifiche. La denuncia parla di un problema diffuso che impatta sul futuro degli studenti.
Intanto, uno studio rivela che l’ansia è il sentimento più diffuso tra i maturandi, con una maggiore intensità registrata tra le ragazze. Il clima di tensione si riflette anche nelle lettere scritte dagli studenti, come quella di una ragazza di 17 anni che lamenta: “Mi domando perché la mattina mi sono alzata per andare in un luogo dove nessuno mi vede, dove nulla mi interessa, dove si è solo di fretta e in ansia per finire un programma che nessuno sa davvero perché segue”.
Vandalismi e violenze: quando la scuola perde il controllo
La scuola è fatta, certo, di insegnanti, ai quali spetta una buona dose di responsabilità nel determinare il clima in aula, ma anche gli studenti sanno farsi notare, e non sempre in senso positivo. Al Polo Tecnico Professionale di Lugo, ad esempio, l’anno scorso è andata in scena una sorta di reality al limite del vandalico: muri presi a calci, tavoli e lampadari danneggiati, pannelli del soffitto finiti male, e allarmi antincendio attivati così spesso da far sospettare un nuovo metodo per saltare le verifiche. Come se non bastasse, un litigio per la cifra astronomica di 5 euro è degenerato in un pestaggio ai danni di un quindicenne.
Un altro episodio di violenza ha scosso una scuola media di Roma, dove una studentessa ha accoltellato un compagno di classe per vendetta dopo una segnalazione di copia a un’insegnante. Il ragazzo è stato ricoverato in codice giallo, mentre la ragazza è stata accompagnata in caserma per accertamenti.
Un altro caso riguarda un professore minacciato da uno studente e dal padre, che si sono presentati a scuola per aggredirlo. Il docente è riuscito a scappare rifugiandosi in bagno e chiamando il 112. Secondo il Ministero dell’Istruzione e del Merito, nell’anno scolastico 2023/24 sono stati registrati 68 episodi di aggressioni a insegnanti.
Mense a rischio e scuole al freddo
E quando a far parlare di sé non sono né gli studenti né gli insegnanti? Beh, ci pensano le mense scolastiche a prendersi la scena. Poveri ragazzi, tra interrogazioni a sorpresa e cotolette sospette la sopravvivenza quotidiana diventa una vera prova di coraggio.
Nella provincia di Firenze, ad esempio, un piatto servito a mensa è riuscito nell’impresa di mettere KO ben 224 studenti, colpiti da un’intossicazione alimentare. Diversi bambini sono finiti in ospedale e, come confermato dalle indagini dell’ASL, la causa è stata individuata proprio nella preparazione del pasto. Altro che "cibo sano a scuola": qui si rischia l’ospedale più che la nota sul registro.
A Roma, invece, oltre 600 segnalazioni di malfunzionamento degli impianti di riscaldamento riguardano 1.400 scuole. Sessanta impianti risultano ancora non funzionanti, con disagi significativi per studenti e insegnanti. L’assessora ai Lavori pubblici ha annunciato un incontro urgente e la volontà di applicare penali alle ditte responsabili.
Soffitti che crollano
E anche quando in scena non ci sono insegnanti, studenti o cotolette non commestibil, il pericolo rimane dietro le quinte... o meglio, sopra le teste. Secondo il rapporto di Cittadinanzattiva, nell’ultimo anno scolastico si sono registrati ben 69 crolli in edifici scolastici, di cui 23 solo nei primi due mesi del 2024. Un bilancio che somiglia più a quello di un paese sismico che a quello di un sistema scolastico.
La buona notizia? Nella maggior parte dei casi gli studenti non erano presenti. La cattiva? Si continua a sperare nella fortuna, più che nella manutenzione.