
In occasione del World Teacher Day il 5 ottobre, l'intero pianeta si è interrogato sul ruolo degli insegnanti. Anche Skuola.net lo ha fatto, ovviamente dal punto di vista degli studenti. Ma ciò che è emerso dalle nostre ricerche, il rapporto tra prof e alunni spesso non è idilliaco.
Eppure, c'è sempre un insegnante che ogni studente porta con sè nel cuore per tutta la vita. Di solito, è il prof che sa parlare la lingua dei ragazzi e prova ad ascoltarli. E allora, perché non dare loro spazio? Lo scrive Daniele Grassucci, admin di Skuola.net, sul blog "Dopo Skuola" di7 Linkiesta.
PROF, COSI' DISTANTI...
Lo scorso maggio su Twitter è stato lanciato l’hashtag #ringraziaundocente, ma ben il 20% di quanti conoscevano l'iniziativa non ha partecipato perché non aveva nessuno da ringraziare. Un bel campanello d'allarme. Secondo Daniele, una delle cause è una classe docente inesorabilmente invecchiata. Di media, i prof sono infatti sulla cinquantina. I più giovani, finora, sono stati reclusi nel precariato, e l'immissione di ruolo tardiva (verso i 46 anni) trova i docenti ormai sfiniti. Oggi la nuova riforma della scuola sta inserendo nuovi prof, di media più giovani. Ma sembra che anch'essi facciano parte di un mondo fossile. Secondo una nostra rilevazione, il 75% di 6mila studenti intervistati dichiara che il nuovo prof non usa gli strumenti digitali in classe. E le lingue straniere? Per l’80% sono ignorate durante la lezione. Stessa cosa per l'attualità (76%). Questi nuovi prof della Buona Scuola saranno almeno più motivati? Il 58% degli studenti risponde di no.
Il prof più amato di tutti i tempi? Guarda il video
...E COSI' VICINI
Eppure, se chiediamo ai maturandi cosa porteranno con sé della scuola, 9 ragazzi su 10 dicono che c’è un prof che non dimenticherà mai. Nel bene e nel male. "Per quanto riguarda la mia esperienza - scrive Daniele - "ci sono alcuni professori a cui devo molto: se un ingegnere arriva a fare il giornalista, sicuramente i suoi docenti di italiano lo hanno ben preparato". Ma allo stesso tempo, racconta, "ci sono stati alcuni professori che hanno deliberatamente ostacolato il vettore del mio successo professionale, ovvero il sito Skuola.net che con il mio compagno di banco curiamo fin dai tempi delle superiori. Quest’anno peraltro ci siamo presi una bella rivincita sulla mitica Smemoranda, sbertucciandoli in pubblica piazza".