
Avere un prof per amico nella vita reale non sempre è possibile, ma su Facebook tutto diventa più semplice. Basta un click e nella schiera di amici con cui si condividono link, foto e stati d’animo spuntano anche i prof.
È giusto o sbagliato aver un prof per amico su FB?8 SU 100 SONO AMICI DEI PROF - Skuola.net, attraverso un sondaggio ha indagato sul fenomeno, e alla domanda “Oltre ai tuoi coetanei chi hai tra gli amici su Facebook?”, dei quasi mille partecipanti, l’8% ha risposto “i professori”. Ma è giusto stringere amicizia virtuale con insegnanti che magari a stento riusciamo a sopportare? E poi, non si rischia, in questo modo, di ridimensionare il ruolo che quel professore esercita in classe?
SERVE RAPPORTO UMANO, NON VIRTUALE? - Già il “Corriere della Sera” aveva riflettuto sul dato racconto da Skuola.net raccogliendo l’opinione di Giuseppe Bertagna, ordinario di Pedagogia all’Università di Bergamo che prima sottolinea che “dipende da caso a caso”. Ma poi invita i professori a parlare con i loro studenti in modo da costruire “una scuola che non sia distante e burocratica invece di fare i confidenziali a distanza” E aggiunge che il rischio dell’amicizia tra studenti e prof su Facebook diventi “un alibi per farsi i fatti propri in classe. E invece l’educazione ha bisogno di inflessioni della voce, movimenti delle mani, corrugamenti della fronte. ..”

BISOGNA STARE ATTENTI, MA SI PUÒ FARE - D’altronde basta solo un po’ di accortezza e buon senso, come spiega Riccardo Gallarà, preside del liceo classico Alfieri: “Se mi chiedono qualcosa di personale, suggerisco di scriverci per mail. Se uno padroneggia la conversazione in classe, non c’è molta differenza. Bisogna fare delle scelte, questo sì: ho messo le mie foto alla manifestazione dell’altra domenica, non metterei quelle fatte del mare”.
DOPO LA CAMPANELLA OGNUNO A CASA SUA - Con il suono della campanella dovrebbe finire qualsiasi rapporto tra studente e prof, invece, per Giovanni Maurella, vice preside dell’Itis Grassi: “Tra le amicizie ho solo ex allievi. Mi pare più corretto. […] Quando ero ragazzo i litigi con i compagni di scuola si chiudevano in giornata. Ora proseguono su Fb, con i genitori che si mettono in mezzo e danno rilevanza a sciocchezze. Fb diventa il luogo della lite per eccellenza”.
Cristina Montini