matteobortone
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caldo a scuola

La scuola da giorni ha chiuso i battenti per gli studenti italiani, fatta eccezione per coloro che ancora sono impegnati con gli esami. Ma già si parla del rientro in classe.

Le Regioni hanno dato da tempo il via libera ai calendari scolastici 2025/2026 per il prossimo anni. Ma, nonostante le date di rientro siano già state fissate, in ora spunta - o sarebbe meglio dire, rispunta - un'ipotesi che fa discutere: iniziare la scuola ad ottobre.

Le ragioni dietro a questa proposta sono legate al cambiamento climatico, che fa registrare temperature molto alte nelle prime settimane di settembre.

Indice

  1. Quando iniziano le scuole?
  2. La proposta di Anief di posticipare la partenza
  3. I vantaggi di posticipare il rientro a scuola
  4. Da parte delle Regioni nessuna apertura

Quando iniziano le scuole?

Secondo i calendari scolastici pubblicati dalle Regioni, la campanella suonerà per la prima volta nella provincia autonoma di Bolzano già lunedì 8 settembre. Due giorni dopo, il 10 settembre, sarà la volta di Trento, Piemonte, Veneto e Valle d'Aosta. L'11 settembre toccherà a Friuli Venezia-Giulia, mentre il 12 settembre rientreranno gli studenti della Lombardia.

La maggior parte delle Regioni ha scelto il 15 settembre come data di inizio delle lezioni: si tratta di Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Sicilia, Toscana e Umbria. Gli ultimi a tornare sui banchi, il 16 settembre, saranno gli studenti e gli insegnanti di Calabria e Puglia. Insomma, chi prima chi dopo, ma tutti a settembre!

La proposta di Anief di posticipare la partenza

C'è chi, però, non è d'accordo con queste date, soprattutto visto il possibile clima che si respirerà in quei giorni. Il sindacato Anief, infatti, spinge per posticipare l'inizio delle lezioni di due o tre settimane.

Marcello Pacifico, presidente del sindacato, è stato molto chiaro: “Il cambiamento climatico impone l’esigenza di mutare il calendario scolastico. Buon senso e lungimiranza ci dicono che l’avvio delle lezioni ad ottobre avrebbe numerosi effetti positivi, anche ai fini dell’apprendimento. Non è una necessità solo della scuola: anche i cicli produttivi devono cambiare e la pubblica amministrazione, quindi pure la scuola che comprende un terzo di tutti i ministeri, deve avviare questi cambiamenti derivanti dal clima: come si fa a fare lezione in un ambiente dove si superano, a volte anche ampiamente, i 30 gradi?”.

I vantaggi di posticipare il rientro a scuola

Secondo Anief, spostare l'inizio a ottobre porterebbe diversi vantaggi: condizioni ambientali più favorevoli, minore stress per studenti e docenti e più tempo per organizzare attività extracurricolari o corsi di recupero.

Pacifico ha anche aggiunto: “In generale diventa sempre più necessario garantire una maggiore flessibilità organizzativa alle scuole, anche in corso d’anno, al fine di realizzare una migliore conciliazione tra tempi educativi e benessere della comunità scolastica”.

Da parte delle Regioni nessuna apertura

Al momento, però, sembra che questa proposta sia destinata a rimanere solo su carta. Nessuna Regione ha accolto la richiesta del sindacato di posticipare l'inizio delle lezioni. Nonostante le argomentazioni di Anief e le estati che si fanno sempre più roventi, le date restano quelle di settembre.

Il tema comunque rimane caldo (in tutti i sensi) e continuerà a far discutere nei prossimi mesi, soprattutto pensando alle temperature record che spesso ci accompagnano fino a settembre inoltrato. Per ora, quindi, la campanella suonerà come previsto.

Data pubblicazione 24 Giugno 2025, Ore 11:54 Data aggiornamento 24 Giugno 2025, Ore 12:25
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