Biancabi
di Bianca Zito
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 prima prova esame maturità

Ormai siamo agli sgoccioli: tra pochi giorni tutti gli studenti del quinto anno, foglio protocollo sul banco e penna alla mano, si cimenteranno con la prima prova dell’esame di maturità 2014. Una volta aperto il temuto plico delle tracce, quelle su cui tanto si è ipotizzato, fantasticato e scommesso, milioni di ragazzi scriveranno l’ultimo tema della loro carriera scolastica. Cosa tirerà fuori dal cilindro il Ministero per i futuri maturandi lo scopriremo solo vivendo. Nel frattempo, mentre aspettiamo con ansia il fatidico giorno, vi facciamo ripercorrere gli ultimi 13 anni di tracce del saggio di ambito artistico-letterario, uno dei quattro argomenti della cosiddetta “tipologia B”. Chissà che qualcosa di simile non ricapiti proprio quest’anno.

EVVIVA I SENTIMENTI

– “Amore, odio e passione”, “Piacere e piaceri”, “Innamoramento e amore”, “Distacco e senso di perdita”, “L’amicizia”, “Affetti familiari”, “Male di vivere nella poesia e nell’arte del Novecento”. Sono state queste le tematiche proposte ai maturandi, rispettivamente, nella prima prova dell’esame di Stato 2011, prima prova 2010, prima prova 2009, 2006, 2004, 2003 e 2000. Spazio alle emozioni e alle percezioni, dunque, per ben sette volte su tredici: è evidente che al Miur, tra chi sceglie le tracce, deve esserci proprio un sentimentale. Su questo non ci piove. E allora perché non aspettarsi ancora una volta, visto il numero delle ricorrenze, un argomento che richiami le sensazioni individuali?

L’IO E L’ALTRO

– Forte interesse per la condizione dell’uomo, invece, nella prova dello scorso anno (esame di Stato 2013), dal titolo “Individuo e società di massa”, più che mai attuale all’epoca della globalizzazione, e in quella del 2008, dedicata alla “Percezione dello straniero nella letteratura e nell’arte”. Umanità in generale, dall’io all’altro, quindi, nelle scelte ministeriali a un lustro di distanza. Data la vicinanza temporale dell’argomento, è probabile che quest’anno si punti su qualcosa di nuovo. Ma la statistica, in casi come questi, non è detto che abbia valore assoluto!

LUOGHI E RICORDI

– Da “I luoghi dell’anima” (prima prova 2007) alla piazza come luogo dell'incontro della memoria (prima prova 2001), passando per il paesaggio natio nelle opere poeti (prima prova 2002). Ecco qui come il mondo circostante entra a buon diritto tra le tracce di maturità, in un caso come centro di aggregazione (la piazza, per l’appunto, spesso sede di monumenti in memoria di personaggi eminenti), negli altri due come parte integrante della storia della letteratura: è o non è la Firenze dantesca, specie dopo l’esilio del poeta, un luogo dell’anima? E come dimenticare la Zacinto di Foscolo? Insomma, la geografia come ricordo per qualcuno o in memora di qualcuno 3 volte su 13, anche piuttosto in là nel tempo. Sarà la volta dei cosiddetti “corsi e ricorsi storici”?

NUOVI PUNTI DI VISTA

- Dopo la traccia “L’aspirazione alla libertà” del 2005, presentata sul plico con una bellissima immagine de “La libertà che guida il popolo” di Eugène Delacroix, due anni fa (prima prova 2012) il Miur ha proposto il tema del “Labirinto”, metafora più che mai antica di strada senza uscita, che spinge l’uomo a restare intrappolato o, al contrario, a cercare con tutte le forze di trovare la via verso la libertà. Argomenti complementari, pertanto, a distanza di sette anni l’uno dall’altro: se il gioco vale, magari questa volta potrebbe saltar fuori un nuovo punto di vista di un argomento già trattato nelle prove precedenti. Non vi resta che incrociare le dita.

Bianca Zito

Data pubblicazione 9 Giugno 2014, Ore 7:59
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