
Maturità 2017. Tutto quello che c'è da sapere e molte soluzioni possibili per il saggio breve artistico letterario.Consultare le soluzioni durante lo stesso svolgimento della prova può comportare l’esclusione, quindi consigliamo a tutti gli studenti di non accedere a questa pagina mentre sono a scuola.
Saggio breve artistico letterario 2017: la soluzione
Natura matrigna, regola e governaNon possiamo essere indifferenti, chiudere gli occhi o volgere lo sguardo altrove, fingere e trascurare un evento divenuto da secoli evidente: la Natura, nelle sue molteplici forme, è un essere influente, connesso inevitabilmente alla profonda crisi esistenziale dell’uomo, al disagio verificabile su diversi livelli, siano essi sociali, esistenziali o di altra natura, alla sofferenza dilagante, caratterizzante l’intero uomo.
“Gli uomini discutono, la Natura agisce” (Voltaire), a dimostrazione dell’ineluttabile e inevitabile influenza che essa esercita.
Sono sufficienti poche parole per mettere a nudo ciò che connota il nostro essere in relazione alla Natura, parola di derivazione latina, da natus, participio passato di nasci 'nascere’: ordine supremo che tutto regola e governa.
Se pensiamo al repertorio artistico-letterario dei secoli passati, ciò che più ci colpisce è l’importanza data alla figura umana, alla sua essenza, vista come vittima predestinata alla ricerca di una effimera felicità, a cui si contrappone la Natura beffarda, non solo indifferente, ma persino ostile alle umane sorti.
“Dialogo della Natura e di un Islandese”, operetta composta da Giacomo Leopardi tra il 21 e il 30 maggio 1824, tratta da “Operette morali”, può essere contraddistinta come la chiave di volta per comprendere al meglio il tema che ci accingiamo ad affrontare.
Un Islandese è costretto a combattere un problema insormontabile che da sempre sconvolge la sua esistenza: fuggire dalla sua terra, inospitale e scomoda. Inizia così il suo viaggio, alla ricerca di nuovi luoghi che possano appagare la sua anima; tuttavia trova ambientazioni sempre diverse tra loro ma condizioni ugualmente deleterie per la sua esistenza. Questa ricerca diviene così una tragica, utopica evasione dalla Natura, che paradossalmente lo porta alla presenza dell’unica cosa al mondo che egli tenta di eludere: la sua incomparabile antagonista, colei che mette a nudo le inesorabili regole di un cosmo in continua evoluzione. Con quale scopo? Alcuno: non esiste nessuno progetto che riguardi l’essere umano.
“NATURA Immaginavi tu forse che il mondo fosse fatto per causa vostra? Ora sappi che nelle fatture, negli ordini e nelle operazioni mie, trattone pochissime, sempre ebbi ed ho l'intenzione a tutt'altro che alla felicità degli uomini o all'infelicità.”
Giacomo LEOPARDI; DIALOGO DELLA NATURA E DI UN ISLANDESE, da Operette morali
Leopardi concepisce l’universo come un sistema di leggi che respinge qualsiasi idea di centralità dell’esistenza umana. Ciò non compromette la possibilità per l’uomo di puntare e trovare un possibile appagamento, ma per il poeta il confronto con la Natura determina a livello emotivo un invalicabile e deprimente senso d’impotenza, caratterizzato inoltre dall’indifferente disegno dell’antagonista per il destino dell’uomo.
Il concetto di impotenza è altrettanto evidente nell’opera dell’artista William Turner, “Bufera di neve: Annibale e il suo esercito attraversano le alpi”, 1812, raffigurante il conquistatore cartaginese Annibale ed il suo esercito, in procinto di valicare le Alpi per combattere l’esercito romano, ostacolati però dalla tempesta.
Protagonista dell’opera non è però Annibale, com’è possibile erroneamente ipotizzare, ma l’imponente forza di una Natura bella e terribile da cui neppure gli “eroi” possono essere in grado di difendersi.
La sensazione di oppressione da parte di questo essere spietato comporta certamente una fuga che non equivale a ricerca di un luogo benefico, come nel caso del nostro Islandese, ma evasione dalla realtà, ricerca di una natura idilliaca, del locus amoenus, caratteristico di quell’ideale di vita elevata e raffinata.
Un chiaro esempio è il dipinto realizzato da Giuseppe Pellizza tra il 1896 e il 1901, “Idillio primaverile”, raffigurante un modello simbolico e idilliaco di paradiso, immerso nella natura e governato dalle leggi dell’armonia universale.
Non più la Natura selvaggia, dunque, ma un paesaggio bucolico, in cui la natura stessa sembra costruire il proprio armonico disegno.
Una Natura reale e spietata ed una immaginaria e benigna sono pertanto poste a confronto: ciò che è e ciò che vorremmo, in un continuo oscillare tra sconforto e speranza.
di Martina Napoli
Help line soluzione saggio breve artistico letterario
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Saggio breve artistico letterario: analisi della traccia
Dopo aver letto attentamente la traccia bisogna:
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-Sottolineare e appuntarsi ciò che si ritiene essere più importante;
-Cercare di schematizzare gli argomenti secondo una scaletta chiara;
-Scartare eventuali informazioni che potrebbero portare fuori traccia.
Saggio breve artistico letterario 2017: la struttura
Anche per il saggio breve artistico-letterario è necessario rispettare una struttura durante la stesura. Un consiglio è scrivere in modo semplice ma senza trascurare la precisione. Ecco come strutturarlo:
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- Titolo
- Presentazione dell’argomento oggetto del saggio
- Esposizione della propria tesi
- Conclusione