
Notificato il fine indagini per una dirigente scolastica a Lugo, in provincia di Ravenna. Secondo la Procura, avrebbe scelto di non denunciare una serie di atti violenti e vandalici avvenuti nella sua scuola tra il 2024 e il 2025.
Non solo, avrebbe anche reso pubblici dettagli riservati su uno degli studenti coinvolti, scatenando nuove accuse.
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Pestaggi, risse e vandalismi
Stando a quanto riportato da 'Il Resto del Carlino' e dal 'Corriere di Romagna', i fatti accaduti in questa scuola non sarebbe stati solo "ragazzate", come erano state mal interpretate in un primo momento.
Gli episodi citati nelle indagini parlano, infatti, di deturpamenti, imbrattamenti, danneggiamenti ai muri, vandalismi di vario genere, interruzioni di pubblico servizio causate da allarmi fatti squillare apposta durante le lezioni.
Ma il caso che ha fatto esplodere tutto è una brutale aggressione avvenuta il 22 marzo scorso. Quando un ragazzo di 16 anni è stato circondato da un gruppo di compagni, incappucciato con un giubbotto e colpito con calci e pugni nel cortile della scuola. Dalle finestre, alcuni avrebbero assistito, incitando con urla agghiaccianti.
A fermare il pestaggio, fortunatamente, sono intervenuti alcuni studenti più grandi. Il bilancio per la vittima è stato comunque pesante: setto nasale rotto, volto tumefatto, 25 giorni di prognosi. Il tutto, inoltre, come accade troppo spesso è stato ripreso con un cellulare e diventato virale sui social.
L’accusa alla dirigente
Secondo la Procura di Ravenna, quei fatti si sarebbero dovuti denunciare subito. Si tratterebbe, infatti, di reati procedibili d’ufficio. E invece, la preside avrebbe preferito gestire internamente la situazione, senza allertare le Forze dell’ordine. Per questo ora sarebbe indagata per omissione di denuncia.
Ma non è tutto. A seguito dell’ondata di critiche ricevute, la dirigente avrebbe anche rilasciato una dichiarazione pubblica in cui si legge: “Siamo educatori, non giudici”.
Venti testimoni e un’ispezione ministeriale
Le indagini sono state affidate al commissariato di Lugo. Gli investigatori hanno già raccolto una ventina di testimonianze, in gran parte da docenti dell’istituto, su episodi che potrebbero non essere mai stati denunciati ufficialmente.
Nel frattempo, anche l’Ufficio scolastico regionale ha aperto un’ispezione interna.