
Alla fine del 2023, la spesa concreta per il mondo della scuola realizzata con i fondi del PNRR ammontava a circa il 17% degli stanziamenti totali. Una quota, questa, inferiore rispetto al 22% di avanzamento finanziario generale del Piano, che ha allocato all'educazione, ai servizi per l'infanzia, alle scuole e alle università, una somma pari a 20,09 miliardi di euro.
A segnalarlo è il focus ‘Il Pnrr per la scuola e l’università: a che punto siamo?’, frutto della collaborazione tra la Fondazione Agnelli e la Fondazione Astrid.
Il report offre un'analisi dettagliata di tutte le misure della Missione 4, che si focalizza proprio sul miglioramento dei servizi educativi, dai nidi per l’infanzia fino alle università.
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PNRR e istruzione: i dati del focus
Lo stato di avanzamento dei fondi del PNRR è fermo al 17% degli stanziamenti totali. “È un risultato oggi insoddisfacente e che preoccupa per il futuro se si considera anche che il Mef ha stimato l’effetto cumulato delle misure per l’istruzione sulla crescita economica 2021-26 in 1,3 punti di Pil, più elevato di molte altre componenti del PNRR. È chiaro che gli interventi per scuola e università siano fra quelli su cui sarebbe necessario spingere di più”, si legge nello studio.
Ciò che, poi, emerge è che la linea con la più alta percentuale di investimento rispetto alle risorse allocate (39,3%) è la scuola 4.0, ovvero i nuovi ambienti digitali all’interno degli istituti. Questo vuol dire che è il settore con il maggior numero di spese a fronte delle risorse disponibili. Dalla parte opposta, la percentuale più bassa appartiene all'intervento straordinario per la riduzione dei divari territoriali, con il.
Per quanto riguarda l’edilizia scolastica, centrale nel PNRR Istruzione, il focus evidenzia alcuni progressi positivi, come l'aggiudicazione di 2.437 progetti e l'avvio dei lavori per 2.268 di questi (il 93%). Tuttavia, mancano dati precisi sulle risorse assegnate, sulla spesa effettiva per ogni progetto e sull'impatto di queste iniziative, come l'incremento dei posti disponibili. Non si hanno nemmeno informazioni sulla distribuzione geografica dei progetti.
Passando ad altri aspetti, come il nuovo piano per gli asili o la riforma della formazione o, ancora, la carriera dei docenti delle scuole secondarie, il focus sottolinea che per comprendere appieno lo stato di avanzamento del PNRR Istruzione sarebbe necessario avere un quadro completo di tutti i dati, cosa che al momento manca.
"L’obiettivo è tornare a parlare di PNRR”
“Il Pnrr aveva suscitato grandi aspettative nel mondo dell’istruzione”, commenta Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli, fra i curatori del focus, “sia per gli ingenti investimenti previsti sia per le fondamentali riforme, come la formazione e l’assunzione dei docenti. Da qualche tempo, sullo stato di attuazione del piano è, però, calato il silenzio”.
“L’obiettivo di Astrid e Fondazione Agnelli - conclude Gavosto - è tornare a parlare di PNRR, fare un bilancio dei progressi compiuti negli investimenti fin qui e segnalare i rischi di ritardi o di realizzazioni inadeguate di qui al 2026. Anche le riforme più ambiziose, come formazione, orientamento e formazione tecnico-professionale hanno in parte cambiato pelle: si tratta di valutare l’efficacia dei nuovi interventi e quanto contribuiscano al miglioramento di scuola e università”.