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pene più severe per chi aggredisce personale scolasticoLa lunga serie di aggressioni che hanno segnato lo scorso anno scolastico non accenna a finire, così il Governo ha deciso di correre ai ripari. La Camera ha da poco approvato la proposta di legge avanzata dall'onorevole della Lega Rossano Sasso che prevede l'inasprimento delle pene per tutti coloro che aggrediscono un insegnante nell'esercizio delle sue funzioni.


Fino a sette anni e mezzo di reclusione per i genitori, ma anche per gli studenti con un'età superiore ai 14 anni. La misura punta a difendere i docenti, presidi e personale ATA da ogni tipo di intimidazione o aggressione ad opera di esterni alla scuola.

Fino a 7 anni di reclusione per chi aggredisce i docenti

Lunedì 10 ottobre è cominciato l'iter parlamentare che porterà all'inasprimento delle sanzioni per chi si macchia di questi reati tra le mura scolastiche. La proposta di legge punta a una sostanziale modifica degli articoli 61, 336 e 341-bis del codice penale. Il deputato Sasso ha presentato il testo che prevede un doppio intervento: uno preventivo e l'altro repressivo. ”Si tratta di aggravare le pene per il reato di violenza, minaccia e oltraggio al personale scolastico - ha spiegato Sasso a 'Il Messaggero' - in quanto pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni per tutelare la libertà di insegnamento e per restituire agli insegnanti un ruolo di primo piano nella vita della società. Si va a punire fatti che accadono all'interno della scuola, in quanto luogo di formazione e di educazione e per la presenza di minori”.

L'iniziativa legislativa mira ad intervenire sull'articolo 61, prevedendo l'aggravante anche per chi aggredisce un docente, un preside o un collaboratore scolastico, e per modificare gli articoli 336 e 341 bis del codice penale, per l'oltraggio, la violenza e minaccia a pubblico ufficiale, per cui ”la pena è aumentata fino alla metà se il fatto è commesso dal genitore esercente la responsabilità genitoriale o dal tutore dell'alunno”. Spiegato in modo semplice, significa che la pena, attualmente di 5 anni, viene portata fino a 7 anni nel caso in cui la vittima dell'aggressione faccia parte del personale scolastico e l'aggressore sia un genitore di un alunno oppure un ragazzo dai 14 ani in su. Nel caso dei minori poi – spiega Sasso – la pena andrà valutata tenendo in considerazione la minore età.

La Giornata nazionale contro la violenza sul personale scolastico

Contestualmente, la legge prevede anche l'istituzione della Giornata nazionale contro la violenza sul personale scolastico e dell'Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico. Quest'ultimo sarà composto dai rappresentanti dei Ministeri dell'Interno, della Giustizia e del Lavoro e delle Politiche Sociali, delle regioni, delle organizzazioni sindacali di categoria maggiormente rappresentative a livello nazionale e di un rappresentante dell'istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. Nel dettaglio, l'osservatorio consisterà in una sorta di banca dati nazionale dove confluiranno tutte le segnalazioni e le eventuali situazioni a rischio.