
Una giornata intensa quella che ha visto protagonista Palermo il 23 maggio. Dal giorno della strage di Capaci sono passati ormai 23 anni, ma le idee di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino ancora vivono nel cuore degli studenti. Sono 4 su 5 a raccontare di conoscerli bene e questo grazie alla cultura personale nel 26% dei casi o a quella creata grazie a chi dei due giudici ne ha parlato con il 74% di loro. In questo caso hanno giocato un ruolo fondamentale gli insegnanti che hanno raccontato al 55% degli studenti i fatti che hanno visto protagonisti Falcone e Borsellino. "C'è da esserne orgogliosi - ha detto il ministro Giannini a Skuola.net - Il messaggio che dobbiamo dare ai ragazzi è di avere un coraggio che va oltre la paura". Web e social hanno invece alimentato l’informazione del 37% che se l’è dovuta costruire da solo. In ogni caso 7 studenti su 10 guardano al futuro con un occhio al passato: loro hanno intenzione di tramandare le idee dei magistrati di Palermo ai loro figli. Anche perché per il 44% sono stati un vero e proprio esempio di vita. Ecco perché migliaia di studenti hanno partecipato a #PalermoChiamaItalia, sia dalla città stessa che porta il nome dell’evento, sia dalle altre sei città italiane che sono state coinvolte. Skuola.net ha seguito in diretta tutta la giornata, fianco a fianco degli studenti e con uno streaming in diretta dal corteo.
Guarda il fotoracconto di #PalermoChiamaItalia da piazza Politeama
IN PIAZZA PER LA LEGALITÀ - Una giornata che si è svolta su più fronti, dal carcere Ucciardone a Piazza Politeama che è riempita di stand dove studenti, insegnanti e scout hanno mostrato il loro impegno per la legalità attraverso diversi progetti. C’è chi lo ha fatto nello sport, chi giocando e chi addirittura cucinando non un piatto qualunque, ma un vero e proprio “pane della legalità”, preparato con ingredienti provenienti dai campi confiscati alla mafia. E poi c’è chi ha cantato e ballato durante i concerti che si sono tenuti per tutta la mattina al ritmo di canzoni come i “100 passi” dei Modena City Ramblers.
Scopri cosa hanno fatto i ragazzi in Piazza Politeama, guarda il video
MARIA FALCONE: GIOVANNI SAREBBE CONTENTO- Canzone che ha risuonato anche all’interno dell’aula bunker dell’Ucciardone, teatro del maxi processo di Falcone e Borsellino. È qui che si è svolta l’altra parte di #PalermoChiamaItalia, dove sono intervenute autorità come il Presidente della Repubblica, Sergio Matterella, il presidente del Senato, Pietro Grasso e il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini. E dove sono stati premiati gli studenti che hanno partecipato ai progetti per la legalità. Ma anche dove è stata firmata la Carta d’Intenti della Legalità dal Ministero dell’istruzione e dal Consiglio Superiore della Magistratura. “Giovanni sarebbe contento di vedere che la sua memoria continua” ha detto Maria Falcone in apertura dell’evento rivolgendosi ai ragazzi presenti.
LE AUTORITÀ INSIEME CONTRO LE MAFIE - La mattinata nell’aula bunker è stata un susseguirsi di video e parole importanti, come quelle pronunciate dal ministro della Giustizia, Andrea Orlando: “Possiamo fare sempre di più, ma devo chiedere a tutti di non strumentalizzare la lotta alla mafia”. E alle quali ha fatto eco Rosy Bindi: “La lotta alla mafia deve trovare l'unità della politica. In questi anni stiamo lavorando insieme. Siamo un archivio di conoscenza molto completo, informazioni che ci consentono di avere una fotografia delle mafie in questo momento. Le mafie sono forti, sono in tutta Italia, in Europa, nel mondo. Non vanno sottovalutate e conosciute, ma anche se sono forti dobbiamo capire che noi lo siamo di più. La legge è più forte della violenza. Il nostro Paese è più forte delle mafie”. “Falcone e Borsellino erano due persone straordinarie, due fuoriclasse nel lavoro. Io ho perso dei colleghi e ho perso anche degli amici” ha detto il presidente Grasso a Skuola.net. “Il mio è un appello alla legalità – ha affermato nell’aula bunker - perchè con la legalità di vince. Dobbiamo far vedere la speranza di un cambiamento e noi ce la metteremo tutta per farlo”. D’accordissimo il ministro Giannini che ha voluto dare speranza anche a tutti gli insegnanti che ogni giorno lavorano in contesti dove la legalità è solo un miraggio: “Il loro è un compito molto difficile e a loro voglio dire che tra i loro bambini ci saranno i futuri Falcone e Borsellino e questa è una possibilità straordinaria”.
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Skuola.net in occasione del #23maggio in cui ricordiamo la strage di Capaci, segue la diretta da Palermo, una raccolta...
Posted by Skuola.net on Sabato 23 maggio 2015
Guarda il video dell'intervista di Skuola.net a Pietro Grasso
GIANNINI: DARE CORAGGIO AGLI STUDENTI - "C'è da essere orgogliosi perchè la storia contemporanea non è storia vissuta per i nostri ragazzi come lo è stata per la nostra generazione e se non viene recuperata con iniziative come questa va perduta". Queste le parole pronunciate dal ministro Giannini a Skuola.net relativamente ai dati della nostra indagine dove emerge che la scuola ha un ruolo fondamentale nel tramandare il ricordo di Falcone e Borsellino. Il ministro ha poi ha continuato: "Ci deve essere la certezza di andare oltre il ricordo, avere il coraggio che va oltre la paura, questo è il messaggio che bisogna dare agli studenti".
Guarda il video dell'intervista del ministro Giannini a Skuola.net
IL PREMIO AGLI STUDENTI CHE SI SONO IMPEGNATI PER LA LEGALITÀ – Le parole delle autorità sono state per lo più dedicate agli studenti. Studenti che hanno portato avanti i progetti per la legalità e che per questo sono stati premiati con una targa dal ministro Giannini e una medaglia dal Presidente della Repubblica, Mattarella. Quattro scuole vincitrici, la scuola elementare Francavilla di Sicilia che ha realizzato una cover sulla canzone di Jovanotti, "Ti porto via con me" e che è diventata "Ce la faremo e...", l'istituto comprensivo di Pescara che ha espresso i suoi sogni per una società più giusta, l'Itits Don Luigi Sturzo di Bagheria che ha realizzato un rap contro la mafia e la scuola primaria di Lecce che ha messo in scena un telegiornale per parlare di quali sono i sogni da non abbandonare.
MATTARELLA: GIOVANI, LA SPERANZA PER IL FUTURO - A concludere l'evento nell'aula bunker dell'Ucciardone non poteva non essere il Presidente Mattarella: "I giovani sono la speranza per il futuro del nostro Paese. Dobbiamo impegnarci a tirare fuori il meglio di noi stessi. La memoria di Falcone e Borsellino non è solo omaggio agli eroi, ma ribellione civile alle mafie". A chiudere #PalermoChiamaItalia è il corteo a cui hanno partecipato migliaia di studenti. Tantissimi colori, altrettanta musica e soprattutto tanta gioia nel comunicare gli ideali di legalità per cui Falcone, Borsellino e tutte le vittime delle mafie hanno dato la vita.
Serena Rosticci