Istituti tecnici: per capirne un po' di più
I nuovi istituti tecnici si propongono di rafforzare la cultura scientifica e tecnica attraverso una maggiore attenzione verso lo studio della matematica, verso le scienze e le tecnologie. Inoltre, così come accade anche per licei ed istituti professionali, con la riforma dell’istruzione superiore si è deciso di rafforzare la conoscenza della lingua inglese prevedendo addirittura la possibilità di introdurre, da parte degli istituti scolastici, l’insegnamento di 1 disciplina tecnica in lingua inglese.
Le quote di autonomia (come del resto accade già oggi) sono quegli spazi che gli istituti tecnici possono occupare (nei limiti della loro disponibilità di bilancio) organizzando altre attività o lezioni facoltative che gli studenti, appunto, possono scegliere o meno di frequentare, ma una volta scelte, queste attività devono essere seguite obbligatoriamente e concorrono alla valutazione complessiva. Il limite del 20% viene calcolato in relazione all’orario complessivo delle lezioni e il loro scopo è quello di arricchire l’offerta formativa.
Le quote di flessibilità, invece, hanno lo scopo di soddisfare particolari esigenze del territorio, del mondo del lavoro e delle professioni” e che, si specifica nel regolamento, devono essere opportunamente “documentate”. Questo significa che un istituto tecnico può decidere di articolare un indirizzo di studio in modo differente rispetto a quanto previsto dal regolamento di riordino, e questo lo può fare inserendo delle opzioni, se queste non sono già previste (rispettando sempre il limite del 30-35%, che corrispondono a 168 ore nel secondo biennio e 196 nel quinto anno), oppure può modificare le opzioni già presenti.
Le nuove opzioni, però, possono essere inserite solo se:
1) coerenti con il profilo professionale dell’indirizzo di studi;
2) comprese entro le quote di flessibilità (30% e 35%);
3) contenute in un apposito elenco nazionale, aggiornato ogni 3 anni (elenco che al momento non è ancora stato compilato).
> Istituto tecnico del settore tecnologico VS Liceo scientifico-tecnologico
Istituto tecnico del settore tecnologico:
Negli istituti tecnici del settore tecnologico lo studio della scienza e della tecnologia permette di acquisire una cultura generale, importante per il proseguimento degli studi, ma allo stesso tempo fornisce anche specifiche competenze professionali correlate ai processi produttivi reali, collegati all’economia e al lavoro. E proprio perché rispondono alle esigenze del mondo produttivo, tali competenze offrono anche immediate opportunità di occupazione.
Liceo scientifico-tecnologico:
L’opzione scientifico-tecnologica del liceo scientifico è finalizzata a un approfondimento culturale della scienza e la padronanza dei suoi metodi, con particolare riferimento alle scienze sperimentali. Offre, quindi, un’ampia cultura generale di tipo scientifico completata dall’insegnamento “Informatica e Sistemi”. Per cui questa opzione è, quindi, prevalentemente orientata alla prosecuzione degli studi a livello universitario.
> Istituto tecnico Settore economico – Amministrazione, finanza e marketing VS Liceo delle scienze umane – Opzione economico-sociale
Istituto tecnico Settore economico – Indirizzo “Amministrazione, finanza e marketing”:
Lo scopo di questo corso di studi è formare persone che operino nel governo dei sistemi aziendali con riferimento a previsione, organizzazione, conduzione, gestione e controllo, e che siano capaci di operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia alla sua innovazione sia al suo adeguamento organizzativo e tecnologico.
Liceo delle scienze umane – Opzione economico-sociale:
Gli studenti, attraverso questo coro di studi imparano a cogliere nessi ed interazioni tra le diverse scienze sociali (storia, diritto, economia, sociologia, antropologia, psicologia, ecc.) e ad individuare e utilizzare le categorie utili per la comprensione dei fenomeni culturali e sociali contemporanei.
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