Scuole superiori innovative: i "nuovi" indirizzi del 2025

Quali sono le scuole superiori più innovative? Il 2025 porta con sé nuovi indirizzi scolastici pensati per prepararti al meglio al mondo del lavoro e valorizzare, al contempo, le eccellenze italiane.

Parliamo del liceo del Made in Italy, ma anche della nuova filiera tecnico-professionale che assicura un diploma in soli 4 anni di studio.

Due percorsi che, in realtà, sono già attivi ma che consistono in due solide opzioni per il 2025.

Se sei uno studente di terza media in procinto di dover scegliere la scuola superiore, sei nel posto giusto: ecco un articolo guida sulle scuole superiori più innovative da scegliere per il 2025!

Scuole superiori innovative: cos'è il Liceo del Made in Italy?

Il Liceo del Made in Italy è un percorso partito da quest’anno scolastico per formare studenti in grado di valorizzare al meglio il nostro patrimonio culturale e produttivo.

Nato da una costola del liceo delle Scienze Umane, questo percorso scolastico integra discipline economiche, giuridiche, scientifiche e artistiche, offrendo una formazione completa che spazia dalla storia dell'arte all'economia politica.

Cosa si studia al Liceo del Made in Italy?

Le due materie pilastri della didattica sono le Scienze Umane e Diritto ed Economia Politica.

Due discipline che a loro volta sono state 'spacchettate' in quattro sotto materie: al biennio iniziale “Diritto” ed “Economia Politica” saranno discipline separate ma dai contenuti simili alla materia tradizionale.

Nel triennio conclusivo, invece, le stesse sono ribattezzate rispettivamente “Scienze giuridiche per il Made in Italy” e “Scienze economiche per il Made in Italy”, con programmi più specifici rispetto agli obiettivi del percorso.

A queste si aggiunge una nuova materia: Storia dell'arte e del design, che conta 33 ore annue durante il biennio e per 99 ore annue nel corso del triennio. 

Perché scegliere il Liceo del Made in Italy?

L'obiettivo è fornire agli studenti gli strumenti necessari per comprendere e valorizzare i settori chiave del Made in Italy.

In questo modo, come specificato dal MIM, si vuole incoraggiare lo studente ad “approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la pluralità degli scenari storico-geografici, artistico-culturali ed economico-produttivi caratterizzanti l’evoluzione e l’affermazione del Made in Italy”.

Perché scegliere questo percorso? Semplice, perché vanta una didattica che mira a integrare laboratori pratici alle nozioni teoriche. Nel dettaglio, il percorso prevede due laboratori: 'Cultura e comunicazione del Made in Italy' e 'Dai distretti ai mercati globali: strumenti e strategie per il Made in Italy'.

Senza dimenticare la possibilità di sviluppare quanto appreso durante PCTO mirati, nelle imprese che operano proprio in questa prestigiosa filiera.

Scuole superiori innovative: in cosa consiste la nuova filiera tecnico-professionale?

Se miri a qualificarti in breve tempo, allora la filiera formativa tecnologico-professionale 4+2 è un'opzione più che valida.

Si tratta di un'innovazione nell'istruzione tecnica e professionale, un percorso di quattro anni, al termine del quale gli studenti possono scegliere se proseguire con un biennio aggiuntivo negli ITS Academy o entrare direttamente nel mondo del lavoro.

Qui l'obiettivo è creare un collegamento diretto tra scuola e impresa, garantendo una formazione pratica e teorica di alta qualità.

Cosa si studia nei tecnici e professionali quadriennali?

Fermi restando i percorsi tecnici e professionali tradizionali, la nuova filiera opera semplicemente su una rimodulazione del monte orario.

Le materie che si studieranno saranno dunque quelle relative a ciascun percorso ma, da un punto di vista della didattica vera e propria, è previsto l'incremento dello studio delle materie STEM e delle lingue.

Si assisterà inoltre a una maggiore valorizzazione delle attività di laboratorio e dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO).

Parallelamente, nascono i “Campus”, dei veri e propri ponti che puntano a collegare l’offerta didattica degli istituti tecnici e professionali, degli ITS Academy e dei centri di formazione professionale.

Perché scegliere la nuova filiera tecnico-professionale?

Perché scegliere questo tipo di percorso? Come ha detto il Ministro del MIM Giuseppe Valditara a Skuola.net, “con la nuova filiera tecnico-professionale costruiamo un canale di istruzione di serie A, in grado di dare una solida formazione ai nostri ragazzi, secondo programmi fortemente innovativi, che assicureranno competenze teoriche e pratiche di qualità, anche grazie al contributo delle imprese”.

La riforma, già avviata, mira a mettere il sistema produttivo nelle condizioni di “avere le professionalità necessarie per essere competitivo. Ad oggi la metà delle aziende fa fatica a coprire i posti disponibili, questa è la realtà. Un mismatch drammatico tra offerta e domanda di lavoro. Noi ce ne siamo fatti carico”

Quali sono gli indirizzi scolastici tradizionali

Oltre a queste novità, restano sempre attivi gli indirizzi scolastici tradizionali:

• Licei: offrono una formazione teorica a 360 gradi, con indirizzi come il classico, lo scientifico, il linguistico e le scienze umane: sono le opzioni più valide per chi è intenzionato a frequentare l'università

• Istituti Tecnici: forniscono competenze tecniche e scientifiche, preparando gli studenti per il mondo del lavoro o per proseguire gli studi universitari.

• Istituti Professionali: mirano a formare figure professionali pronte per l'inserimento immediato nel mercato del lavoro, con una forte componente pratica.