
“Cari Genitori, nelle prossime settimane saranno avviate le procedure di iscrizione per l’anno scolastico 2026/2027…”. Si apre così la lettera inviata ai genitori degli studenti di terza media dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in vista delle iscrizioni alle scuole superiori.
Nella lettera sono riportati i dati dei profili professionali più ricercati dalle imprese fino al 2029. Valditara parla di un mondo del lavoro che sta cambiando velocemente e i diplomi più richiesti dalle aziende non sono quelli che tradizionalmente gli studenti scelgono di più.
Tra il 2025 e il 2029, si stima che le imprese avranno bisogno di un totale di circa 1,6-1,8 milioni di lavoratori in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore. Questo si traduce in una richiesta media annuale compresa tra 310.000 e 360.000 unità.
Gli Istituti Tecnici e Professionali, soprattutto, sono chiamati a formare tra 160.000 e 186.000 diplomati ogni anno per soddisfare questa domanda. Tuttavia, mantenendo gli attuali tassi di iscrizione, il mercato potrà contare solo su circa 153.000 nuovi diplomati all'anno. Questo risultato porterà a una potenziale carenza annua di figure con preparazione tecnico-professionale, che potrebbe oscillare tra 7.000 e 33.000 unità.
Indice
Il successo del modello 4+2
Per contrastare questa carenza di competenze, il Ministero ha lanciato il modello 4+2: quattro anni di scuola superiore più due anni negli ITS Academy (Istituti Tecnologici Superiori).
Gli ITS Academy hanno degli ottimi risultati sul fronte dell'occupazione, con un tasso superiore all'80% e una coerenza tra impiego e formazione del 90%. Le aziende nel 2025 hanno cercato quasi 120mila diplomati ITS, ma non ne hanno trovati ben 67mila, con picchi incredibili del 94,2% di carenza nell'ambito della sostenibilità energetica ed economia circolare.
Nell'anno scolastico 2024-2025, la nuova offerta formativa ha preso il via con 161 programmi distribuiti in 133 istituti. L'espansione è poi continuata nel 2025/2026, quando altre 174 scuole hanno introdotto il modello 4+2, portando a disposizione 281 nuovi corsi.
Oggi, grazie ai 307 istituti che propongono questa nuova filiera tecnica, che conta 442 percorsi funzionanti, sono circa 10mila gli studenti già coinvolti.
Il dato più negativo: gli Istituti Professionali
Anche i percorsi degli Istituti Professionali e della formazione professionale, parliamo di quelli triennali e quadriennali, offrono opportunità d'oro, ma registrano una carenza ancora più grave. Si stima che mancheranno tra 55mila e 76mila giovani ogni anno.
I posti di lavoro da coprire sono tra i 125mila e 146mila, circa il doppio rispetto ai 70mila giovani che si affacciano al mondo del lavoro con questo tipo di diploma. Tra i settori più critici:
-
Edile ed elettrico: mancheranno 15-19mila giovani.
-
Amministrativo e dei servizi di vendita: mancheranno 14-17mila diplomati.
La scelta più ambita: i licei
Il successo maggiore tra le iscrizioni degli studenti continuano ad ottenerlo i Licei, essendo la scelta di oltre il 50%. Qui la situazione è completamente ribaltata rispetto a Tecnici e Professionali: il mercato del lavoro presenta un surplus di offerta rispetto alla domanda. Le imprese cercheranno tra 12.800 e 14.900 giovani con diploma liceale, a fronte di una offerta di ben 74.200.
Ciò vuol dire che, come spiega il ministro, se il trend non si inverte, saranno generati annualmente circa 60mila potenziali disoccupati con il diploma liceale. Questi numeri, però, non devono influenzare le future decisioni degli studenti, ma sono informazioni in più per un orientamento che possa condurre a una scelta fatta con passione e prospettiva futura.