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Iscrizioni scuole superiori: l'orientamento non c'è

Al via oggi le iscrizioni online al primo anno di ogni ordine di scuola. E per i ragazzi della terza media è arrivato il momento di una scelta importante, quella della scuola superiore. Liceo, tecnico o professionale? E quale indirizzo scegliere? E ancora, qual è l'istituto giusto? Non è facile rispondere a queste domande, e quasi il 30% dei ragazzi ha confessato a Skuola.net di essere ancora indeciso.

Infatti, secondo un sondaggio realizzato da Skuola.net in collaborazione con Radio 24, a cui hanno partecipato circa 5mila studenti, il liceo resta la scuola "salvagente" in caso di irrisolvibile indecisione.

Indeciso?Vado al liceo

Tanti indecisi e poco tempo per decidere: il 6 febbraio si chiuderanno le iscrizioni scuola superiore e può capitare che gli studenti debbano fare una scelta forzata. E' il liceo la scuola "salvagente" in questi casi: tra gli indecisi obbligati a prendere una decisione, 2 su 3 sceglierebbero infatti questo tipo di scuola. Tra quelli già decisi la preferenza per i licei scende a un più fisiologico 51%. Non si arriverebbe alle scelte last minute se si fosse impiegato del tempo in più nelle attività di orientamento, soprattutto se, come hanno testimoniato gli ultimi dati di AlmaDiploma, quasi la metà degli studenti si pente della scelta fatta in terza media. Ed è proprio questo il nocciolo della questione.

Orientamento, grande assente

Nonostante i grandi passi avanti fatti dalle scuole per aiutare ragazzi e famiglie nella scelta, dal sondaggio di Skuola.net e Radio 24 si scopre che il 14,5% dei ragazzi frequenta un istituto che non ha organizzato alcuna attività di orientamento in vista delle iscrizioni alla scuola superiore[/url]. Il 44,6% di loro, poi, non ha mai svolto il test attitudinale per capire il tipo di scuola più adatto. Gli open day, le giornate in cui le scuole superiori aprono le porte per illustrare le proprie attività e la didattica, sono totalmente sconosciuti al 27,7% degli studenti. Tanti, troppi: frequentare la scuola sbagliata per cinque anni può diventare davvero faticoso.

Carla Maria Ardizzone