5' di lettura 5' di lettura
almalaurea diploma liceo istituto tecnico professionale

Come si comportano e come vanno tra i banchi di scuola superiore i diplomati liceali, tecnici e professionali? Ma anche, cosa si aspettano dal loro futuro professionale e formativo e come si percepiscono rispetto ai loro punti di forza.

A dircelo sono i dati del percorso AlmaDiploma-AlmaOrièntati che mette a confronto opinioni e performance dei diplomati dei tre percorsi formativi.

almalaurea diploma liceo istituto tecnico professionale

1. Tra i banchi di scuola, i liceali sono più bravi e fanno più esperienze all’estero

I liceali ottengono buone votazioni già alle scuole medie, e maturano poche ripetenze nel corso degli studi superiori: il 93% dei liceali non ripete l’anno scolastico contro l’83% dei tecnici e il 77% dei professionali. E alla maturità raggiungono voti elevati, l’8% ottiene un 100 o 100 e lode contro il 4% dei tecnici e il 2% dei professionali. Non solo: i liceali durante gli studi fanno più esperienze all’estero, il 43% contro il 26% dei tecnici e 15% dei professionali, e conoscono meglio le lingue straniere.

2. …stage e esperienze di lavoro sono appannaggio di tecnici e professionali

In merito a stage durante gli studi ad avere la meglio sono i diplomati tecnici e professionali, rispettivamente il 75% e 92% contro il 32% dei liceali. Non solo, ne fanno di più, ma anche più lunghi e ne sono complessivamente più soddisfatti. Tecnici e professionali sono anche coloro che svolgono più esperienze di lavoro a scuola: il 69% dei professionali, il 62% dei tecnici e il 50% dei liceali. E non sono da meno neppure per competenze informatiche e social networking.

3. Soddisfatti dell’esperienza scolastica? Tecnici e professionali sì, ma

Tecnici e professionali sembrano essere i più appagati: la loro valutazione è quasi sempre più positiva di quella espressa dai liceali, sia per quanto concerne il rapporto con docenti, sia per le strutture e l’organizzazione scolastica. Ma, finito il percorso scolastico, sono anche coloro che hanno maggiori ripensamenti: il 50% dei professionali cambierebbe indirizzo, corso o entrambi, contro il 48% dei tecnici e il 45% dei liceali. A influire, molto probabilmente, sono le diverse aspettative sul proprio futuro professionale, viste le difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro: non a caso, ad un anno dal diploma, tra i tecnici e i professionali si acuisce il malcontento rispetto alla scelta compiuta.

4. Come si vedono, tra il valore della formazione e la capacità di gestire gli imprevisti

I liceali attribuiscono maggiore importanza alla formazione, tengono di più ad avere successo nello studio e sono più disponibili a studiare anche le materie che non piacciono. I diplomati professionali dicono di sapere già a quale lavoro sono interessati e di avere una maggiore capacità di focalizzarsi sugli obiettivi. I tecnici ritengono di aver un buona capacità nell’affrontare gli imprevisti e di elaborare soluzioni ad hoc senza farsi prendere dal panico.

5. Le ragioni per cui scegliere l’Università, dagli interessi culturali al prestigio professionale

L’82% dei liceali vuole proseguire con gli studi universitari contro il 41% dei tecnici e il 23 dei professionali. Alla base, il desiderio di approfondire interessi culturali e svolgere un lavoro in linea con i propri interessi. Per i tecnici e professionali invece la formazione accademica fa tutt’uno con la possibilità di trovare un lavoro ben retribuito e ottenere maggior prestigio e più relazioni sociali.
E se gli chiedi cosa gli piace studiare, i liceali puntano più a fisica, chimica, geologia e scienze biologiche; i tecnici a matematica, informatica, ingegneria dell’informazione, scienze economiche e statistica; mentre i professionali guardano con maggior interesse scienze infermieristiche, veterinaria, scienze motorie e alle materie umanistiche, quali lettere, lingue straniere, arte e spettacolo, geografia, psicologia e pedagogia.

Marcello Gelardini

Vuoi saperne di più? Leggi l'approfondimento >>