
Orientamento: la scuola lo fa poco e male. E a farne le spese sono sempre gli studenti. A poco più di un mese al fischio d’inizio che aprirà la stagione delle iscrizioni alle scuole superiori, quasi 1 ragazzo di terza media su 2 non ha ancora le idee chiare sul suo futuro.
Circa 1 su 3 non sa né l’indirizzo, né tanto meno l’istituto in cui vorrebbe passare i prossimi 5 anni della sua vita, mentre un altro 14% ha scelto solo l’indirizzo scolastico. E quel che è peggio è che la scuola non è d’aiuto visto che oltre 1 tredicenne su 3 racconta di non aver svolto nessuna attività di orientamento. Almeno stando ai risultati di una web survey di Skuola.net in collaborazione con Radio 24 su circa 2500 teenager di terza media.
SCEGLIERE LA SCUOLA SUPERIORE: TROPPO POCO ORIENTAMENTO
- Già, perché le attività di orientamento sono state svolte nel 18% dei casi, un misero questionario orientativo nel 9%. Ad aver fatto i conti con entrambe le opportunità è il 38% dei ragazzi. Non molto visto l’alto tasso di indecisi. Anche perché, pure chi ha preso parte a questi momenti, in 1 caso su 2 non è che ne sia rimasto poi tanto soddisfatto. Tanto che al 39% di questi è rimasto ancora qualche dubbio e il 13% afferma con convinzione che aver partecipato alle attività di orientamento non gli è proprio servito a un bel niente.
SCEGLIERE LA SCUOLA SUPERIORE: NON SERVONO ESPERTI, BASTANO I PROF. FORSE
- Probabilmente perché la scuola va avanti con il fai-da-te. In fondo, perché chiamare qualche esperto o rappresentante di aziende a parlare ai ragazzi del mercato di lavoro, quando possono farlo tranquillamente gli insegnanti di cui si dispone? E così è, tanto che in 1 caso su 2 i momenti di orientamento non hanno contemplato visite in azienda né incontri con il personale. Eppure, i ragazzi di come funziona il mercato del lavoro vorrebbero saperne di più. Circa il 70% confessa a Skuola.net che gli piacerebbe conoscere meglio come si lavora in un’azienda e addirittura come si fa a crearne una. E se l’orientamento scolastico non funziona, probabilmente è anche colpa della scarsa attenzione che si dedica singolarmente agli studenti. Infatti, il 65% dei ragazzi di terza media che ha svolto attività di orientamento, un colloquio personale con il prof non l’ha visto nemmeno col binocolo.
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SCEGLIERE LE SUPERIORI: LA SCUOLA PARLA SOLO DI SCUOLA
- Poi, per carità, gli insegnanti sono stati bravissimi a illustrare ai ragazzi tutti gli indirizzi scolastici della riforma Gelmini: il 70% dei tredicenni che ha svolto attività di orientamento scolastico spezza una lancia a loro favore raccontando di aver ricevuto informazioni esaurienti su licei, tecnici e professionali da parte dei suoi insegnanti. Salvo poi dire, nel 40% dei casi in cui l’orientamento si è svolto o almeno si è fatto il questionario, di non conoscere quali sono le professioni più ricercate dal mercato del lavoro, ma dettagli. Particolari invece considerati importanti da 1 teen di terza media su 4, tanto che se li è andati cercare da solo.
SCUOLA SUPERIORE: LA SCELTA NON È INFLUENZATA DAI PROF
- Ma quanto pesa poi l’opinione dei prof sulla scelta della scuola superiore di chi ha fatto orientamento? Poco o niente il 46% delle volte. Una percentuale che si compone di 1 ragazzo su 5 secondo cui il consiglio del suo insegnante non ha tenuto davvero conto dei suoi interessi e delle sue capacità, soprattutto tra chi a scuola zoppica un po’, e di un altro 25% che racconta proprio di non aver ricevuto nessun consiglio.
SCUOLA SUPERIORE: SI SCEGLIE IN BASE AI PREGIUDIZI
- Senza contare che, quando l’orientamento si svolge, i pregiudizi continuano a essere all’ordine del giorno: per 1 intervistato su 3 i tecnici e professionali sono le scuole da scegliere se hai voti bassi, i più bravi devono andare in un liceo. Un falso mito che la scuola non si impegna a smentire visto che il 62% dei ragazzi che hanno fatto orientamento scolastico raccontano di aver ricevuto consigli in base alla loro media scolastica. Nel dettaglio, il 31% racconta di essere stato consigliato su questa base da tutti i suoi prof, un altro 31% solo da alcuni. In quest’ultima affermazione, troviamo in particolare una percentuale più alta della media di ragazzi con una media scolastica lievemente insufficiente.
COME SCEGLIERE LA SCUOLA SUPERIORE
- Lavoro, università e passioni sono i fattori fondamentali che condizionano la scelta della scuola superiore di 4 teen di terza media su 5. In particolare, il primo vince su tutti: il 42% di studenti che ha fatto orientamento scolastico svela di scegliere la scuola che dà più sbocchi lavorativi. L’università che vorrebbe frequentare influenza invece la decisione del 22% che pensa a cosa studiare nei suoi prossimi 5 anni di vita in base alla facoltà dei suoi sogni. Terzo posto per le passioni, importanti per il 15% dei tredicenni. Il parere dei prof è determinante invece per il 6% di tredicenni e quello dei genitori ancora meno, solo per il 4%.
Serena Rosticci
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