
Al liceo classico Minghetti di Bologna, dal prossimo settembre, gli studenti del biennio avranno una quinta ora settimanale di italiano.
Come fa sapere ‘La Repubblica’, si tratta di una decisione presa per contrastare le crescenti difficoltà linguistiche degli studenti. Così il preside Roberto Gallingani: “Ci siamo accorti che negli ultimi anni chi esce dalle medie ha molte lacune nella comprensione e nella redazione di un testo, i ragazzi mancano di adeguate competenze grammaticali e di una povertà lessicale che inficia l’andamento in tutte le materie”.
La scelta, già accolta positivamente dalle famiglie durante gli Open Day, mira a colmare queste lacune e è frutto di una delibera approvata all’unanimità dai docenti.
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Grandi lacune in italiano: lessico e ortografia
Il problema più evidente? Un lessico ridotto e maggiori difficoltà ortografiche.
Non a caso, tra gli obiettivi dell’iniziativa c’è quello di migliorare proprio il lessico. Come sottolinea il preside, d’altronde, “i ragazzi conoscono molte meno parole di un tempo, è una delle principali cause della mancanza di comprensione”.
Altro aspetto critico, abbiamo detto, riguarda la grammatica: errori ortografici che, in passato, avrebbero comportato voti severi, oggi sono molto più diffusi e accettati. “Ai miei tempi”, racconta ancora il dirigente scolastico, “bastava un ‘un’ con l’apostrofo davanti a un nome maschile per prendere un quattro, oggi non so in quanti si salverebbero tra i nostri studenti”.
L’introduzione dell’ora aggiuntiva punterebbe quindi a riprogettare l’educazione linguistica, con un focus sulle basi della scrittura e della grammatica. Previsti, per tale scopo, momenti di confronto tra i docenti per individuare le migliori strategie didattiche.
Tecnologia e scrittura manuale
La tecnologia aiuta o ostacola l’apprendimento linguistico? La domanda, spesso al centro di diversi dibattiti, non ha una risposta semplice.
Al Minghetti, la questione è presa sul serio, tant’è che non è mancata una riflessione critica sull’uso dei tablet per prendere appunti.
Il preside Gallingani sottolinea che la scrittura manuale è fondamentale per memorizzare meglio e apprendere più efficacemente. “Non vogliamo fare i passatisti”, afferma, “ma è dimostrato dalle neuroscienze che non solo serva scrivere, ma serva farlo manualmente”.
E ancora: “L’Australia ha appena vietato i social agli adolescenti, noi cerchiamo il più possibile di far sì che in classe si usino carta e penna”.
L’impatto sulle altre materie
Per incentivare un rapporto più creativo con la lingua, il liceo offre corsi extra-scolastici di scrittura creativa, incontri con autori e workshop di critica cinematografica.
E tutto questo non solo per migliorare nella specifica disciplina: “Sono convinto che una maggior conoscenza della grammatica e della lingua italiana si riverberi in tutte le materie”, dice il preside.
Anche perhé non solo i miglioramenti ma anche le carenze in italiano si riverberano su tutto il resto: “Paradossalmente”, conclude il preside, “i ragazzi faticano quasi di più a comprendere testi di fisica”.