
Il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha pubblicato le nuove Indicazioni Nazionali per la scuola dell’infanzia e scuole del Primo ciclo di istruzione, in cui si annuncia il gran ritorno del latino, delle poesie a memoria e la lettura di saghe epiche come il "Trono di Spade".
L'obiettivo è quello di rendere l'apprendimento più solido e divertente, mescolando passato e presente. Si dirà addio allo slang eccessivo per riscoprire il potere delle parole, perché la grammatica e la sintassi stanno per tornare protagoniste.
Come ha dichiarato il ministro Valditara, "Una riforma pensata per i nostri giovani, per abituarli ad esprimersi correttamente, ad essere chiari, a saper ragionare, a sviluppare creatività e sensibilità. Per imparare meglio la matematica. Per conoscere la nostra storia e, dunque, avere un’identità. Per conoscere la geografia e il mondo in cui vivono”.
Inoltre sono stati anche precisati gli obiettivi generali del processo formativo. Questi sono stati organizzati per aree di competenza e per ciascun grado scolastico, serviranno agli insegnanti per progettare la didattica in modo più efficace e coordinato.
Indice
Scrittura, riassunto, poesie a memoria e inclusione
Con le nuove indicazioni nazionali la scrittura torna in primo piano. Si darà grande importanza al corsivo e alla calligrafia. Non solo come mero esercizio tecnico, ma come un modo per strutturare il pensiero e sviluppare la riflessione.
Fanno eccezione gli studenti con disturbi specifici dell'apprendimento, le cui indicazioni tengono conto delle linee guida già esistenti.
Un altro protagonista è il riassunto: imparare a riassumere significa imparare a essere chiari, logici e concisi, un'abilità fondamentale per la vita e per lo studio. E poi tornano le poesie a memoria. Numerosi studi neuroscientifici dimostrano che imparare poesie a memoria rafforza la memoria a breve e a lungo termine, migliora l'attenzione e la concentrazione, arricchisce il linguaggio e stimola la sensibilità.
Infine, si è lavorato molto sull'inclusione e l'intercultura, con misure più chiare per accogliere e integrare studenti provenienti da contesti migratori e per garantire il diritto allo studio agli alunni adottati.
Italiano e Latino al centro
Il cuore di questa riforma batte forte per la lingua italiana. Le nuove Indicazioni Nazionali puntano a superare lo "spontaneismo" linguistico per un'educazione linguistica solida e consapevole, ovvero in cui la regola grammaticale e l'importanza della sintassi tornano centrali. L'italiano sarà lo strumento primario di comunicazione e accesso alla conoscenza, fondamentale per organizzare il pensiero.
Particolare attenzione all'ortografia sicura e, come già detto, alla scrittura in corsivo e all'esercizio del riassunto. Ma la vera novità è il ritorno del Latino, a partire dalla seconda media, su base volontaria. Il Latino per l'Educazione Linguistica (LEL) non sarà un incubo di versioni difficili, ma uno strumento per conoscere a fondo la nostra lingua e la cultura italiana, sviluppare la logica e il ragionamento, e scoprire i grandi valori su cui si fonda la nostra civiltà.
Questo servirà a far percepire agli studenti il "rapporto di continuità e alterità che lega il presente al passato" e a rafforzare la consapevolezza che il Latino è "un'eredità condivisa e un elemento di continuità tra le diverse culture europee, plasmando la sostanziale unità della civiltà europea".
Per la letteratura invece l'obiettivo è far prendere gusto alla lettura di classici e testi di buona qualità, come la Bibbia, per capire se stessi e il mondo, ma anche testi non letterari come articoli di giornali o discorsi politici.
Storia e Geografia: importante dove e quando
La storia non sarà più solo un elenco di date da imparare a memoria. Nelle nuove Indicazioni, la storia accompagnerà gli alunni, fin dalla scuola dell’infanzia, a capire chi sono, da dove vengono, per quale futuro si preparano.
La storia dell'Occidente, con un focus su Atene, Roma e Gerusalemme, sarà centrale, ma si aprirà anche a una dimensione europea e mondiale, senza dimenticare l'importanza della dimensione italiana.
Per la geografia invece un vero e proprio rilancio. Non si può essere cittadini se non si sa localizzare il Po o distinguere le Alpi dagli Appennini. La Geografia fisica e politica diventa un pilastro per la formazione di un cittadino autonomo e consapevole, capace di comprendere le relazioni tra esseri umani, territorio e ambiente.
Si punterà sullo sviluppo del "pensiero spaziale" e sull'apprendimento del "codice della geo-graficità", usando mappe, globi, immagini satellitari e persino opere d'arte per esplorare il mondo.
Inglese: la lingua del mondo
L'inglese e la seconda lingua comunitaria sono più che mai essenziali. Le nuove indicazioni ne rafforzano il ruolo per la formazione, rendendo capaci di navigare in un mondo complesso e interconnesso.
L'obiettivo è raggiungere i livelli A1 (scuola primaria) e A2 (scuola secondaria di primo grado) del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue.
L'approccio sarà graduale e comunicativo, con la scuola primaria che introduce la lingua in modo naturale, quasi giocando. L'idea è un approccio immersivo: l’insegnante che, come si legge nella bozza del ministero, "entra in aula parlando in inglese e stimolando negli studenti l’espressione inglese".
Arte, Musica e Motoria: ridare importanza
Niente più "materie di serie B". La musica è un tesoro nazionale e le nuove ricerche neuroscientifiche confermano che ascoltare, comprendere e praticare musica attiva diverse aree cerebrali, migliorando cognizione ed emozioni. L'obiettivo è l'esperienza con e attraverso la musica, con pratica vocale e strumentale, ascolto attivo e partecipazione a concerti.
L'insegnamento di Arte e Immagine stimolerà la creatività, svilupperà competenze tecniche e farà esplorare emozioni e idee attraverso un linguaggio universale. Sarà anche un modo per promuovere l'inclusione.
Spazio poi, anche all'educazione motoria, fondamentale per la conoscenza del proprio corpo, per lo sviluppo di competenze motorie e per un'educazione integrale della persona.
Educazione all'empatia e insegnanti al centro
Infine anche un focus importante sull'educazione all'empatia e al rispetto della donna. La scuola sarà chiamata a un lavoro preventivo per contrastare il fenomeno del femminicidio, investendo sull'educazione al rispetto e ai sentimenti positivi, in particolare l'empatia. Un segnale forte per costruire relazioni più sane e consapevoli.
A guidare tutto questo saranno gli insegnanti. Le nuove Indicazioni Nazionali restituiscono centralità e incisività al ruolo dell'insegnante, non solo professionisti dell'istruzione, ma guide culturali ed educative, capaci di accendere la motivazione e sostenere la vostra crescita con carisma e ispirazione.
Ecco qui il testo completo:
Indicazioni Nazionali per il curricolo Scuola dell’infanzia e Scuole del Primo ciclo di istruzione
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