
Il Ministero dell'Istruzione e del Merito (MIM) ha concluso l'iter per l'adozione delle nuove Indicazioni nazionali per la riforma dei programmi della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione.
Un lungo lavoro, partito con una commissione di esperti guidata dalla prof.ssa Perla che ha formulato una prima proposta. A cui è seguito l'ascolto di tantissime voci: società scientifiche, sindacati, associazioni professionali e disciplinari. A corredo, c'è stata anche un'ampia consultazione pubblica.
Anche il CSPI (Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione) ha dato il suo parere. E il Ministero, tenendo conto proprio delle sue osservazioni, ha preparato il testo definitivo.
Ora manca solo il parere del Consiglio di Stato per la partenza definitiva.
Intanto, è interessante notare come dal primo testo a quello finale siano stati introdotti diversi aggiornamenti, per renderlo il più efficace possibile.
Indice
Le nuove linee guida: “Comunità educante”
Tra le novità concrete che troveremo in queste linee guida, innanzitutto, nella premessa culturale, si dà un valore ancora maggiore al concetto di "comunità educante". Ciò vuol dire che la scuola non è solo fatta di prof e alunni, ma include anche le famiglie e le organizzazioni del terzo settore. Insomma, tutti insieme per un obiettivo comune: la crescita degli studenti.
Anche la figura del docente è stata ridefinita. Se prima il testo attribuiva un'autorevolezza "a priori" agli insegnanti, ora si parla di "autorevolezza ritrovata".
Questo suggerisce che l'autorevolezza del professore nasce e si rafforza attraverso la sua azione e la pratica professionale, cioè attraverso ciò che fa ogni giorno in classe. È un modo per valorizzare il loro impegno e la loro esperienza.
Le conoscenze al centro
La Coordinatrice del lavoro, prof.ssa Loredana Perla, sottolinea un aspetto importante: "Le conoscenze tornano al centro del processo formativo, al pari delle competenze. L’aver reintrodotto le conoscenze non si traduce in un mero nozionismo, ma risponde all’esigenza di adeguarsi a quanto accade nei principali paesi europei dando ai docenti un quadro chiaro, una traccia solida a cui ancorare il loro lavoro di progettazione didattica".
E ha aggiunto: "Questo spiega anche l’altra novità, quella di aver fissato anche gli obiettivi generali del processo formativo". Quindi, imparare cose nuove sarà ancora più importante, ma non solo a memoria. L'obiettivo è avere una base solida di conoscenze per poterle poi applicare e sviluppare le competenze.
Un occhio all'intelligenza artificiale e un'apertura al mondo
Le nuove Indicazioni non dimenticano le sfide del presente e del futuro. Un intero spazio è dedicato a una strategia educativa sull'intelligenza artificiale (IA). Il CSPI aveva chiesto una riflessione seria su questo tema, e il Ministero ha risposto presente.
L'obiettivo è fornire una strategia abilitante per affrontare le grandi trasformazioni che l'IA sta portando nel mondo. In pratica, più strumenti per capire e usare l'IA in modo consapevole e critico.
Ma non solo, perché è stato aggiunto anche un paragrafo importantissimo sull'internazionalizzazione del percorso educativo. L’obiettivo della scuola è dare sempre più occasioni per conoscere il mondo che ci circonda, non solo attraverso i libri, ma anche con esperienze che ci aprano a culture diverse.
L'internazionalizzazione è vista come uno strumento per rileggere la nostra identità culturale, per capire meglio chi siamo confrontandoci con gli altri. Un'opportunità incredibile per diventare cittadini del mondo.
Il Ministro Valditara: “Una svolta culturale”
Il Ministro Giuseppe Valditara ha commentato la conclusione del lavoro spiegando che: “Le nuove Indicazioni nazionali per il primo ciclo rappresentano una svolta culturale importante per una formazione di sempre maggiore qualità, all'insegna di un modello di scuola centrata sulla persona dello studente e sui valori costituzionali. Una scuola capace di coniugare la storia e la cultura del nostro passato con l'innovazione".
Le Indicazioni nazionali pubblicate dal MIM
Ecco il testo che il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha pubblicato, con tutti i dettagli che riguardano i programmi della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione:
indicazioni nazionali 2025
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