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Vaccino agli insegnanti, i presidi dicono sì all'obbligo

Non si può immaginare di dover di nuovo ricorrere alla Didattica a Distanza all’insorgere dei primi focolai nelle scuole”. Si esprime così l’Associazione nazionale presidi a proposito delle importanti decisioni che presto il ministero dell’Istruzione dovrà prendere per l’avvio del nuovo anno scolastico.

Ad alimentare il dibattito sulle misure da adottare a settembre è la richiesta di ANP di introdurre l’obbligo vaccinale ai docenti per favorire una migliore organizzazione degli spazi e norme di distanziamento meno stringenti. Ecco cosa ha intenzione di fare il ministero dell’Istruzione.

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Siamo nel vivo delle vacanze estive e a viale Trastevere sono al lavoro per definire le modalità di avvio del nuovo anno scolastico. L’obiettivo del ministero è quello di garantire un ritorno alla normalità dopo due anni quasi interamente passati in Dad e con classi dimezzate. La linea non è ancora chiara, anzi, come riporta il Sole24Ore, si è fermata al dibattito alimentato dall’Associazione presidi italiani sull’introduzione dell’obbligo vaccinale per in docenti italiani: “Gli alunni, i docenti, le stesse famiglie sono stanchi dei continui “stop and go” dello scorso anno. Per riaprire gli istituti in presenza e in totale sicurezza serve l’obbligo del vaccino per il personale scolastico. In questo modo non bisognerebbe applicare il distanziamento, che necessita invece della disponibilità di spazi”. Ad oggi, infatti, sono circa 221mila i soggetti tra docenti e personale scolastico tecnico amministrativo a non aver prenotato la somministrazione della prima dose.

Obbligo vaccinale, la posizione del ministero dell’Istruzione

Si avranno altre informazioni sugli sviluppi del dibattito circa l’obbligo vaccinale dopo gli incontri già programmati tra ANP e ministero dell’Istruzione. Se i docenti dovranno ricorrere al vaccino per ritornare tra i banchi di scuola, ad ogni modo, si potrebbe sapere già dalla prossima settimana in base alle posizioni dell’esecutivo. Al momento il ministero dell’Istruzione ha tracciato la linea dei prossimi passi da compiere, considerando la vaccinazione un atto doveroso in vista del rientro in presenza. Con una circolare inviata alle scuole, il capo dipartimento Stefano Versari ha ribadito che “a parere del Cts il rapido completamento della campagna di vaccinazione del personale della scuola (docente e non docente), come pure degli studenti a partire dai 12 anni, rappresenta lo strumento principale per consentire l’ordinario svolgimento in presenza delle attività didattiche. In particolare, appare eticamente doverosa la vaccinazione del personale scolastico”.