Note sul registro di classe: le più divertenti della scuola!

Con l’inizio della scuola tornano anche i compiti, le preoccupazioni per i voti e le interrogazioni a sorpresa. Ma soprattutto tornano i vostri compagni di classe! In questo ultimo anno tra lezioni in Dad e didattica mista l’atmosfera scolastica è mancata a tutti. Quando però ci si lascia un po' andare, possono scattare anche le prime note scolastiche. Anche se è una punizione abbastanza severa, a volte non si può far altro che riderci su. Ecco le note più divertenti scritte sul registro di classe dai professori

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Le note più divertenti scritte sul registro di classe

E voi avete mai assistito ad una nota scolastica divertente, o magari ne avete ricevuto una? Noi di Skuola.net abbiamo raccolto alcune delle migliori!

• ”Durante l’interrogazione M. insieme ai compagni provava a costruire un presepe di carta sul pavimento”
• ”L’alunno, durante la lezione di matematica, gioca al fantacalcio “comprando” però non calciatori ma i compagni di classe”
• ”L’alunno entra in ritardo per la settima volta in cinque giorni”
• ”L’alunno torna dal bagno portando con sé una stampante affermando di non ricordarsi dove l’abbia presa”
• ”L'alunno ascoltava musica napoletana dal suo cellulare e usava un linguaggio in vernacolo altamurano”
• ”Dorme in aula. Dopo ripetuti interventi finalmente si risveglia e inizia immediatamente a usare il telefono. Rimproverato sbotta e afferma di non voler essere importunato appena sveglio”
• ”L’alunno corregge il voto del compito da 3 a 8”
• ”L’alunno butta addosso a un compagno una fetta di prosciutto”
• ”Usa il cellulare durante l’ora e quando ripreso dice “se lei sta interrogando io nel frattempo cosa faccio, mi gratto?””
• ”Crea confusione accarezzando le sedie in fondo alla classe”
• ”L’alunno inveisce verso il sottoscritto affermando che non capisco niente (in dialetto) e che una supposta è più gradevole di me”
• ”L’alunno si permette di dire all’insegnante “ma lei fa uso di droghe?” perché sostiene che solo un drogato poteva pensare all’esercizio che avevo assegnato”