
Mentre i suoi compagni di classe festeggiavano per la promozione in quinta liceo, lui ha festeggiato qualcosa di più grande: il diploma di Maturità classica, con 100 e lode, con un anno d’anticipo. È successo a Paderno Dugnano, in provincia di Milano. Lui ha 17 anni ed è uno dei soli tre studenti in tutta la provincia milanese ad aver affrontato l’esame di Stato al termine del quarto anno.
Questo è potuto accadere perché la normativa ministeriale consente l’accesso anticipato alla Maturità agli studenti con una media dell’8 in tutte le materie (compreso il comportamento), e almeno 7 nei due anni precedenti. Un’opportunità che l'ex maturando ha colto per poter dedicare più tempo alla musica, la sua più grande passione.
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Liceo di giorno, pianoforte di sera (e notte)
Il giovane, infatti, oltre a frequentare il liceo classico Setti Carraro di Milano, parallelamente, studiava anche pianoforte al Conservatorio Giuseppe Verdi, dove è entrato nel 2017. Dal terzo anno del liceo ha iniziato il triennio universitario di pianoforte, un percorso che prevede corsi, esami e ritmi tutt’altro che rilassati.
"Ho resistito per tutta la terza e la quarta, ma era una vita oltre il limite: passavo la mattina al liceo, il pomeriggio al Conservatorio, la notte a studiare. Cercavo una soluzione e, saputo che esisteva la possibilità di anticipare la Maturità, ho deciso di provarci", queste le parole rilasciate dal ragazzo al "Corriere della sera".
Nonostante la Maturità in anticipo, però, non è stato esonerato dal programma del quarto anno: "Ho avuto un'interrogazione di filosofia di quarta proprio l'ultimo giorno di scuola".
Scritti, orali e una versione “fattibile”
Per superare l’esame con il massimo dei voti serve l’eccellenza in tutte le prove, e il 17enne ha superato appieno questo grande scoglio. Agli scritti ha scelto il tema su Pasolini, e poi come tutti i maturandi del liceo classico ha svolto una versione di latino firmata Cicerone.
All’orale, la commissione ha estratto come spunto iniziale il quadro di Monet, "Impressione, levar del Sole", e da lì ha fatto un collegamento con Leopardi, Pascoli e D'Annunzio per italiano, William Wordsworth in inglese e Fichte e Schelling per la filosofia.
Il futuro? Tra note, diritto e confini
Adesso il ragazzo avrà un anno in più a disposizione per finire il triennio musicale, poi sarà tempo di scegliere. Al 'Corriere' racconta: "Per il biennio valuterò se restare qui o andare all’estero: in Germania, Austria o Svizzera. E non escludo di iscrivermi a Giurisprudenza".
Ma il suo obiettivo non è fare solo il pianista: "Sto ancora cercando la mia strada: se sarà nella musica, vorrei abbracciare più ambiti. Mi interessano anche la direzione d’orchestra e la storia della musica".