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Tavolo pieno di libri

Maggio per gli studenti dovrebbe essere il mese del grande ripasso in vista della Maturità. Questo in teoria. In pratica, per molti si trasforma per lunghi tratti in un campo minato di verifiche, interrogazioni, scadenze burocratiche e stress da record

A raccontarlo - con una punta di ironia e rassegnazione - è una studentessa, che con un video TikTok mette in bella mostra la sua scrivania sommersa da libri e appunti. 

Nonostante ci siano da seguire PCTO, Capolavoro, Curriculum su Unica e soprattutto da affinare la preparazione per il grande appuntamento, l’impressione è che per molte scuole gli esami di Stato siano più o meno l’ultimo dei problemi.

I veri "nemici"? I prof che, invece di allentare, rilanciano con interrogazioni a raffica.

E i commenti sotto al video confermano: la situazione è tutt’altro che poco diffusa. 

Indice

  1. Maturità alle porte? Vai di interrogazioni e verifiche
  2. “Siamo più in ansia per le verifiche che per gli esami”

Maturità alle porte? Vai di interrogazioni e verifiche

Questa non è ansia da Maturità, è sopravvivenza scolastica.

Nel video, la studentessa riprende la sua postazione intasata da manuali, schemi e quaderni. La didascalia è un flusso di coscienza che riassume molto bene la condizione mentale degli studenti a fine anno:

“Pov: siamo a maggio, abbiamo la Maturità, i prof invece che lasciarci il mese per ripassare hanno fissato 50 interrogazioni e verifiche, non sappiamo fare neanche mezzo collegamento, dobbiamo scrivere il PCTO, dobbiamo caricare il Capolavoro e compilare il Curriculum su Unica, vogliamo ammazzarci”.

Riportando, dunque, uno stato d'animo diffuso tra molti suoi colleghi.

Un’esagerazione? Forse, ma neanche così tanto, come confermano like e commenti di studenti altrettanto in ansia.

@stefaniapignalosa_

in contro alla maturità #perte #maturita #viralvideos

Nero Bali - Elodie & Michele Bravi

“Siamo più in ansia per le verifiche che per gli esami”

Nei messaggi, il tono oscilla tra l’autoironia e il grido d’aiuto. “'Ragazzi non vi vediamo in ansia per gli esami', ti credo, siamo più in ansia per le verifiche e le interrogazioni”, scrive uno studente. 

Un altro spiega la sua situazione tutt’altro che piacevole: “Io sto cercando di farmi ammettere (ho 5 insufficienze e i prof non sembrano contenti)”.

“Mi hai ricordato le cose da fare, grazie”, dice un altro con sarcasmo. C’è poi chi si identifica: “Io come te”. E ancora: “Sono nella tua stessa situa”. Ma c'è pure chi prova a essere ottimista: “Ce la faremo”.