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draghi scuola verona idoli insegnanti“I miei idoli sono i genitori, gli insegnanti e mia moglie” ha affermato il premier Mario Draghi venerdì scorso, incontrando i ragazzi della scuola media di Sommacampagna, in provincia di Verona.
Fonte foto: via Ansa

Il Presidente del Consiglio ha parlato agli studenti di molti importanti temi, tra i quali il conflitto in Ucraina, la capacità di accoglienza messa in campo dal nostro paese anche in ambito scolastico, il peso della pandemia e come ha inciso sulle vite dei più giovani.

Infine, l'invito ai ragazzi a guardare "con ottimismo al futuro, perché voi diventiate protagonisti del futuro”.

Draghi incontra gli studenti: devo molto ai miei genitori, ai miei insegnanti e a mia moglie

“Per far esercitare a scrivere i ragazzi gli ho fatto preparare delle lettere per il premier, anche per far passare il messaggio che si può parlare anche con queste autorità. Poi ho pensato di spedirle a Palazzo Chigi, erano venti in tutto. Per molto tempo non ho ricevuto nessun tipo di risposta e poi Draghi, invece che risponderci… è venuto di persona!” ha spiegato la professoressa della scuola in provincia di Verona, dove Draghi ha fatto la sua comparsa lo scorso venerdì per incontrare gli studenti, intervenuta a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1.

“In classe mi hanno chiesto qual è il mio idolo. Io sempre più spesso penso se devo qualcosa a qualcuno, e mi vengono in mentre tre gruppi, i genitori, gli insegnanti e mia moglie” ha esordito il premier. "Devo qualcosa a qualcuno nella mia vita per quello che sono diventato? Io devo moltissimo ai miei genitori, soprattutto dal punto di vista psicologico e formativo - ammette Draghi - per l'amore per il lavoro che mi hanno insegnato e il rispetto delle regole e una coscienza di quello che sei.”

Draghi continua quindi parlando di scuola: “Ho avuto degli insegnamenti straordinari a scuola, all'università e negli studi fatti in America e in Italia. La gente non capisce quanti insegnanti bravi ci sono. Sono quelle persone che non solo si sacrificano ma si divertano a stare con i ragazzi, sono quelli che danno i primi messaggi della vita, aiutano a trovare la consapevolezza di voi stessi", sottolinea il premier.

Arriva quindi la dichiarazione d'amore: "Ma la persona che devo ringraziare negli ultimi quaranta-cinquantanni è mia moglie, per la capacità di capire i momenti. Per la famiglia, i figli...", ha spiegato il premier, come riporta TGR Veneto, chiedendo agli studenti un applauso per lei; ma i ragazzi hanno fatto anche di meglio, donando a Presidente del Consiglio una rosa, destinata proprio alla sua consorte.

Draghi agli studenti parla di Ucraina, accoglienza, pandemia e futuro

Il premier ha però parlato ai ragazzi anche di temi importanti, come il conflitto in Ucraina: “Quello che è successo - ha iniziato a raccontare Draghi - è che il piccolino adesso è più grande e si 'ripara' dagli schiaffi, prima di tutto perché è stato aiutato dagli amici, ma anche perché combatte e si difende per un motivo, la libertà", ha spiegato il premier ribadendo, anche in questa occasione che il ruolo dell'Italia è "cercare la pace".

Il premier è poi passato a evidenziare la capacità di accoglienza del nostro paese: "Gli italiani sono stati bravissimi. Sono arrivati quasi 120.000 profughi ucraini e le famiglie italiane hanno aperto le loro case. Le regioni e i comuni hanno fatto tantissimo. Mi commuove quello che accade nelle scuole. Sono arrivati circa 4500 minori non accompagnati, che sono stati tutti inseriti. Gli insegnanti sono stati formidabili e ragazzi come voi molto ospitali. Il Presidente ucraino ci ringrazia sempre".

Draghi passa poi a parlare di un altro argomento delicato, quello riguardante il peso che la pandemia ha e ha avuto e di come questo si ripercuote sulle vite dei più giovani: "Spero che l'anno prossimo non ci sia più bisogno di mascherine - commenta rivolto ai ragazzi - e che la pandemia non ritorni. So quanto avete sofferto, alla vostra età è importante stare insieme. Gli insegnanti vi aiutano ad avere consapevolezza, assieme ai genitori, ma anche i vostri amici. Stare insieme aiuta a capire chi siete, con amore, con bontà, con allegria. Vi dovete divertire".

Infine, l'invito ai ragazzi a guardare "con ottimismo al futuro, perché voi diventiate protagonisti del futuro, è una partita da vincere sennò perché giocare? Siate contenti di starci nel futuro e niente ansia mi raccomando", ha dichiarato al suo giovane pubblico, prima di congedarsi.