
Per questo i genitori degli studenti si sono mossi, chiedendo e ottenendo l’autorizzazione alla questura competente, per organizzare una lezione all’aperto sotto scuola, in piazza del Monte della Pietà. La mobilitazione andrà in scena il 9 ottobre, dalle 9:00 alle 13:00.
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La scuola senza più spazio per i suoi studenti
I laboratori sono ormai stati completamente riconvertiti in aule, così come l'aula magna, che presto andrà incontro a dei lavori finanziati dal Pnrr. Anche lo spazio destinato ai docenti è stato ridimensionato a tal punto che può ospitare al massimo 12 persone. Ad aggiungersi alla lista dei disagi, un’aula inutilizzabile da quando si è verificato un problema al solaio.Questa è la situazione del liceo Vittoria Colonna, che ormai da tempo mostra evidenti e preoccupanti problemi legati al luogo delle lezioni: l’edificio che lo ospita, situato tra Campo de’ Fiori e piazza Cairoli, non ha praticamente più spazio da offrire. E alla prossima emergenza, bisognerà ricorrere ai rientri pomeridiani, o ancora alla riconversione dell’ufficio del preside in aula per le lezioni.
I genitori alla ricerca di soluzioni
“Si tratta di soluzioni estreme alle quali non vorremmo arrivare”, raccontano i genitori rappresentanti del consiglio d'istituto, Lucia Castiglione, Chiara Paolucci, Sonia Biondi, Roberta Rocchi, come fa sapere ‘La Repubblica’. Ma il rischio di non sapere dove collocare più di 20 studenti si fa sempre più concreto. Le famiglie, per cercare di tamponare il problema, hanno quindi contattato gli enti competenti proponendo di utilizzare due aule del plesso dell'istituto comprensivo Virgilio, anche in considerazione del fatto che i due edifici sono comunicanti. Naturalmente si tratterebbe di una soluzione soltanto temporanea, anche perché il liceo, a dicembre, avrà una sua succursale proprio con lo scopo di “decongestionare la sede centrale e rendere nuovamente fruibili spazi comuni a oggi non utilizzabili”, come spiega Daniele Parrucci, consigliere di Città metropolitana delegato all'edilizia scolastica.Ma anche se provvisoria, questa soluzione non è così semplice e immediata come può sembrare: uno degli impedimenti principali è quello della convivenza di alunni delle elementari e del liceo. L’ipotesi dei doppi turni di rotazione, infatti, sarebbe difficile da applicare: i bidelli vedrebbero protrarsi i propri turni anche nel pomeriggio, mentre gli insegnanti avrebbero giornate lavorative spezzettate.